A Giugno dello scorso anno, ho visitato Palermo insieme al mio ragazzo. Una fuga romantica di 2 giorni nel capoluogo siciliano. Una vacanza che mi ha regalato 2 giorni di spensieratezza e dei ricordi indelebili, una città che ci ha accolto a braccia aperte. Palermo è una città che ti fa sentire a casa, tutte le persone con cui ci siamo relazionate, sono state premurose e gentili. Abbiamo vissuto momenti unici e mangiato ogni tipo di prelibatezza culinaria. Ma due giorni di vacanza a Palermo, sono pochi, avremmo preferito rimanere più a lungo. Sicuramente torneremo questa estate, covid permettendo, per rivedere la città e visitare altri luoghi che non abbiamo ancora visto.
In questo diario di viaggio descrivo i luoghi che abbiamo visto in due giorni di vacanza a Palermo. Per visitare la città, decidiamo di alloggiare in un b&b del centro storico di Palermo, il Giardino di Ballarò, prenotando direttamente dal loro sito in modo da risparmiare. Una vera dimora storica dove ci siamo trovati benissimo, apprezzando soprattutto la jacuzzi in terrazza! In merito ai ristoranti e i luoghi dove mangiare lo street food, abbiamo accettato i consigli delle ragazze del b&b o da gente appena conosciuta ma che ci ha ispirato fiducia. Per lo street food, abbiamo scelto il mercato della Vucciria, dai venditori ambulanti che stazionano nella piazza. Al Bisso Bistrot, il Locale e da Buatta Cucina Popolana, abbiamo mangiato le tradizionali pietanze siciliane. Apprezzando i prodotti, che sono locali e freschi. Infine, oltre ai monumenti, che meritano tantissimo, abbiamo apprezzato le strade strette, i mercati, la gente e il tour di street art organizzato dai ragazzi di alternative tours Palermo
Spero che il mio diario ti sia di aiuto per organizzare il tuo itinerario sulle cose da vedere e da fare a Palermo. Buona lettura
Partenza dall'aeroporto di Milano. Atterriamo in mattinata e, una volta preso il bus, ci dirigiamo verso il centro di Palermo. Arrivati al b&b Il Giardino di Ballarò, ci accolgono con calore ma soprattutto con un'ottima colazione. Dopo aver riposto le valige e aver ricevuto qualche dritta su cosa vedere, ci dirigiamo verso il vicino mercato storico di Ballarò. Una lunga via, stretta e stracolma di negozietti che vendono alimenti di ogni genere. Un tripudio di profumi, colori e suoni. La voce di chi vende, quasi cantando, la propria merce per attirare i compratori, "l'abbanniata".
Sono circa le 12:00 quando usciamo dal mercato di Ballarò. Imbocchiamo via Maqueda e ci incamminiamo verso Piazza Bellini. Camminando, ammiriamo i numerosi palazzi storici che ci circondano, tutti molto belli. Dopo qualche centinaio di metri, ecco Piazza Bellini, in tutto il suo splendore. In questa piazza, si affacciano tre chiese: Santa Maria dell'Ammiraglio, San Cataldo e la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria. Visitiamo tutte le chiese e ognuna presenta delle particolarità. Ci colpisce la chiesa dell'Ammiraglio, con i suoi mosaici bizantini. Pochi passi più avanti e ci ritroviamo in piazza Pretoria, con la sua fontana magnifica e i palazzi nobiliari che si affacciano su di essa.
Proseguiamo ancora per via Maqueda e arriviamo ai Quattro canti, uno dei principali simboli della città. Qui si incontrano i quattro quartieri del centro storico di Palermo. È una piazza ottagonale dove si incrociano le due strade principali, via Maqueda e via Vittorio Emanuele, quest'ultima detta anche Cassaro. Ad ogni angolo della piazza, vi sono le quattro facciate dei rispettivi edifici che, con statue e fregi architettonici, rappresentano i quattro quartieri di Palermo: l'Albergheria, il Capo, la Loggia e la Kalsa. Le statue invece, rappresentano le quattro stagioni.
Vista l'ora, decidiamo di fermarci a pranzare in uno dei tanti locali della zona pedonale di via Maqueda. Non sappiamo scegliere e chiediamo aiuto ad una simpatica coppia di ragazzi appena conosciuti, ci consigliano il Bisso Bistrot. Facciamo aperitivo con dell'ottima birra artigianale siciliana e pranziamo con la famosa pasta con le sarde e la pasta con tenerumi. Proseguiamo con del pesce arrosto e chiudiamo con la cassata al forno, una vera delizia. Decidiamo quindi di continuare a passeggiare e pochi passi dopo, ci troviamo davanti al Teatro Massimo di Palermo, uno dei più grandi d'Europa. A Francesco, il mio ragazzo, torna subito in mente la famosa scena finale del film il Padrino.
Dopo aver passato un po' di tempo in piazza Giuseppe verdi, davanti al Teatro Massimo, continuiamo la nostra passeggiata e arriviamo al Teatro Politeama. Anche questo teatro è di una bellezza indescrivibile. Dopo qualche altra foto, si fa sera e decidiamo di andare a cenare al Locale. Oltre che dai sapori, rimaniamo affascinati anche dalla bellezza del locale. E dopo una cena a base di piatti tipici siciliani rivisitati in chiave moderna, siamo soddisfatti ma stanchissimi. Scegliamo di tornare al b&b, Il Giardino di Ballarò, per rilassarci nella Jacuzzi in terrazza e sorseggiare un calice di ottimo vino siciliano.
Il secondo giorno, sveglia alle 8:00 e dopo una doccia, usciamo dalla nostra camera per fare colazione nel giardino esterno del b&b. Assaggiamo ottimi prodotti tipici locali come la spremuta di arance fresche e i dolci, come la cassata e le torte. Usciamo dal b&b alle 10:00 e ci dirigiamo verso la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti che fa parte dell'itinerario arabo normanno. Dista qualche centinaio di metri dal b&b e arriviamo dopo pochi passi. Le cupole rosse sono un altro simbolo della città di Palermo. Entriamo per visitarla e notiamo l'austerità delle pareti, senza decorazioni, ma ci stupiamo di fronte al chiostro. La bellezza delle colonne ci lascia di stucco. Di certo, non devi essere un esperto d'arte per notare gli stili che si fondono, quello arabo e quello normanno, dando vita a qualcosa di unico.
Una volta fuori, a pochi passi, avvistiamo il Palazzo dei Normanni o Palazzo Reale e decidiamo di visitarlo, insieme alla Cappella Palatina che si trova in un'area del palazzo. Ancora una volta, sia all'esterno che all'interno, gli stili si fondono e ritroviamo elementi gotici, arabi e bizantini, frutto e testimonianza delle civiltà che hanno dominato Palermo. Visitando la Cappella Palatina, ancora una volta, ritroviamo i mosaici bizantini caratterizzati dalle decorazioni in oro. Appena fuori, ci dirigiamo verso il parco adiacente, Villa Bonanno.
Dopo una breve sosta, qualche foto e una granita ai gelsi, ci immettiamo in via Vittorio Emanuele. Ci dicono che è la strada più antica di Palermo, fondata dai fenici, che viene chiamata anche Cassaro. Ma appena mettiamo piede nella via, notiamo subito l'imponente Cattedrale di Palermo. Inserita anch'essa nell'itinerario arabo normanno. La bellezza delle decorazioni esterne è folgorante! Un intreccio di sculture in pietra e colonne decorate, dove l'unione dei diversi linguaggi architettonici origina un edificio unico nel suo genere. Sappiamo che questa chiesa, durante la dominazione araba, era una moschea. Io e Francesco entriamo e ammiriamo con stupore ogni angolo del soffitto, delle navate e delle colonne.
Dopo aver soddisfatto la nostra curiosità artistica, decidiamo di appagare anche il nostro palato. Ci dirigiamo quindi verso il mercato della Vucciria, dove ci hanno consigliato di pranzare. Attraversiamo tutto il Cassaro, tra palazzi nobiliari e chiese, per arrivare al mercato della Vucciria ed essere nuovamente travolti dal suono e dagli odori di uno dei mercati più antichi di Palermo. Senza aspettare troppo, ci dirigiamo verso un banco che vende il classico panino con la milza o con le panelle. Ovviamente, ne prendiamo uno a testa e continuiamo a perlustrare il mercato in cerca di altro street food. Assaggiamo il polpo e altro pesce locale.
Sono circa le 17:30 quando lasciamo la Vucciria per incontrare i ragazzi di Alternative Tours Palermo che organizzano tour per visite guidate alla scoperta di alcune delle opere di street art più belle d'Europa. Finito il tour, salutiamo Enrica e ci fermiamo per un aperitivo in Piazza Marina. Alle 9:00 circa, andiamo a cena da Buatta Cucina Popolana dove ceniamo in modo sublime con sfincione, sarde a beccafico, la pasta alla norma e per finire un classico cannolo siciliano. Siamo molto soddisfatti e Francesco ripropone di tornare al b&b, passare l'ultima serata a Palermo nella jacuzzi, come il giorno prima, con il solito calice di vino, la vista sui tetti e le luci della città che ci scaldano il cuore.