VIAGGIO IN OMAN - 2023

L'Oman occupa l'estremo lembo sud-orientale della Penisola Arabica ed è bagnato dall'Oceano Indiano. Il territorio è in buona parte arido ed è attraversato nella parte settentrionale da una catena montuosa; come gli altri Paesi Arabi anche l'Oman dispone di giacimenti di petrolio e gas naturale, che sono alla base della sua economia. Una spettacolare lunghissima costa di oltre 1700 km si affaccia ad Est sull’Oceano Indiano, mentre a Sud ed Ovest il grande deserto di Rub al Khali fa da confine con Yemen, Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Il territorio dell’Oman è straordinariamente variegato, nessun paese della Penisola Arabica offre una tale varietà di paesaggi: montagne, isole, deserti, wadi, oasi ed anche un retaggio storico così importante, con oltre 500 edifici di valore storico.
E’stato lento nell’ aprirsi ad una modernizzazione significativa che iniziò solo dopo il colpo di stato del 1970 che portò al potere Qaboos bin Said (Qābūs ibn Saʿīd), momento in cui l'Oman iniziò rapidamente a sviluppare un'economia avanzata. Il paese ora incoraggia attivamente il turismo e i viaggiatori vengono da lontano per godersi la sua ospitalità e i suoi paesaggi.

  • Il viaggio è durato 8 Giorni
  • Budget speso Più di 2.000€
  • Ho viaggiato In coppia
  • Continenti visitati: Asia
  • Stati visitati: Oman
  • Viaggio fatto in primavera
  • Scritto da tripfactor (Carlo Amato) il 12/11/2024
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  1. Giorno 1 - 02/04/2023

    L’ OMAN CI DA IL BENVENUTO!

    2-aprile
    Con un volo della Turkish Airline partiamo da Fiumicino per Istanbul e dopo con altro volo sempre della Turkish arriviamo a Muscat capitale dell’ Oman di notte. Molti aerei in partenza dall’Europa arrivano di notte: dall’ alto attraverso l’oblò si percepisce solo una vasta distesa scura che all’ improvviso viene attraversata da brillanti strisce luminose. Sono strade ed autostrade che dalla capitale si dirigono verso il deserto. Poi queste strisce aumentano e ad un tratto ecco il mare di luce di Muscat!
    Alloggiamo al “GRAND MILLENNIUM HOTEL”, splendido!
    Vi troneggia al bar una bellissima antica macchina italiana per il caffè: la “VICTORIA ARDUINO” !

  2. Giorno 2 - 03/04/2023

    MUSCAT

    3 aprile
    MUSCAT
    Innanzitutto siamo sorpresi nel vedere l’ abbigliamento degli uomini: la tradizionale lunga tunica bianca (dishdasha) che può essere anche in colori vivaci e il particolare copricapo (kummah), indossato nella vita di tutti i giorni ma anche in particolari occasioni, arricchito da ricami colorati, che rispecchia le tradizioni di Zanzibar (lo sapevate che era parte del Sultanato nell’antichità?). foto Le donne invece oggi, soprattutto nelle grandi città, indossano l’abaya, un lungo e pratico vestito di colore nero di tradizione saudita, che portano sopra l’abbigliamento quotidiano o sopra abiti eleganti e colorati, sfoggiati solo in famiglia. Foto
    Da notare l’ abbondanza di “dossi dissuasori” presenti ovunque…..Vero che sono utilissimi per far moderare la velocità agli autoveicoli ma sono veramente snervanti! Video
    Dopo un tour panoramico della città visitiamo:

    LA GRANDE MOSCHEA DEL SULTANO QABOOS
    La moschea più importante di tutto il paese, situata nel cuore della capitale.
    Chi la vede, viene attirato da questo magnifico edificio, che possiede i colori del deserto, della terra e delle valli omanite. Questi colori e la sua grandezza, fanno sì che risplenda alla luce del sole e si illumini di magia con le luci della notte.
    La moschea è stata donata al popolo e all’Oman dall’amatissimo sultano Qaboos. Scomparso nel 2020, egli ha modernizzato l’Oman, trasformandolo in un luogo dove la povertà è stata sostituita da un buon grado di benessere. I 50 anni del suo illuminato governo, hanno portato alla costruzione di strade, scuole, ospedali e grandi palazzi, hanno catapultato il paese verso il mondo esterno e gli hanno conferito un continuo status di neutralità e l’avvio ad una significativa apertura al turismo mondiale.
    La gigantesca moschea è stata costruita in 6 anni di lavoro, è stata inaugurata nel 2001, può contenere in tutte le sue parti fino a 20.000 fedeli ed è l’unica in Oman ad accogliere anche chi non è musulmano e le donne. Ci sono volute circa 300 mila tonnellate di arenaria indiana per costruirla e la grande sala di preghiera è davvero mozzafiato.
    Il bagliore accecante quando si entra nel suo piazzale è stupefacente. I suoi 5 minareti, espressione dei 5 pilastri dell’Islam, sono visibili da ogni parte della città. Quello centrale è alto 91.5 metri. gli altri posti ai quattro angoli sono alti 45 metri. I quasi 250 metri di corridoi la suddividono in sale decorate. Prima di entrare a pregare, ci si reca nelle sale delle abluzioni dove con un rituale ben preciso i fedeli si purificano lavandosi. Uomini e donne sono in zone separate. Per entrare anche solo a visitarla, si devono posare le scarpe in appositi scaffali e le donne devono coprirsi il capo con un foulard.

    LA SALA DI PREGHIERA PRINCIPALE: il “muṣallā” è una piazza quadrata di esattamente 74,4x74,4 metri, con la cupola centrale che tocca i 50 metri di altezza. Al suo interno possono comodamente trovare posto più di 6.000 fedeli.

    LA CUPOLA CENTRALE: alta 50 metri si innalza dal pavimento grazie a 4 pilastri marmorei, è completamente costituita da elementi decorati in vetro e porcellana ed elementi lignei che donano all’insieme un suggestivo aspetto.

    IL TAPPETO: questo magnifico tappeto persiano con i suoi 4.200 metri quadrati e il peso di 21 tonnellate, è uno dei più grandi al mondo, è stato tessuto a mano da 600 donne iraniane ed è tinto in gradazione di 28 colori di origine vegetale e conta 1,7 miliardi di nodi!

    IL LAMPADARIO CENTRALE: costituito interamente da cristalli Svarowsky, pesa oltre 10 tonnellate con una altezza di 14 mt. e con 1122 lampadine.
    L’ intero complesso è circondato da alberi, palmeti e fiori. In primavera si è avvolti da profumi e colori!
    Andiamo alla vecchia città. Il quartiere portuale di Muttrah sul lungomare coi forti di Jalali e Mirani costruiiti su alte rocce che una volta servivano a proteggere il porto e la città.

    IL FORTE DI JALALI:
    il nome di sembra derivare da "al jalal", che significa "grande bellezza", ma altri sostengono che il forte prenda nome dal leader persiano Jalal Shah. Il forte è costituito da 2 torri, collegate tra loro da un muro e accessibili solo tramite una ripida scalinata dal lato del porto. La sua posizione isolata lo ha reso una prigione perfetta, e infatti fu utilizzato per tale scopo fino agli anni ‘70. Nel 1983, il forte fu restaurato e trasformato in un museo privato sulla storia dell'Oman. Purtroppo, è aperto solo per ospiti speciali come famiglie reali e capi di stato.

    IL FORTE DI MIRANI:
    a causa della sua costa rocciosa, Muscat non era un luogo facile da conquistare, e i “forti gemelli” lo resero quasi impossibile. Eppure esiste una leggenda che racconta come il forte Al-Mirani svolse un ruolo importante nell’espulsione dei portoghesi a metà del XVII secolo. Secondo la storia, uno dei comandanti portoghesi si innamorò della figlia di un mercante che proibì loro di sposarsi per motivi religiosi. Quando il comandante minacciò di rovinarlo, il mercante apparentemente accettò e trascorse un intero anno fingendo di preparare il matrimonio. Era riuscito a convincere il comandante che le forniture di grano e munizioni del forte dovevano essere sostituite, ma in realtà la sua vera intenzione era di eliminare dall'edificio tutte le munizioni. Poi diede al suo sovrano, il sultano bin Saif, un segnale, in modo che potesse conquistare facilmente il forte indifeso. I portoghesi lasciarono Muscat poco dopo. Purtroppo, il forte Al-Mirani può essere ammirato solo dall'esterno in quanto non è aperto ai visitatori.
    La visita continua con il

    MUSEO BEIT ZUBAIR:
    ospita una delle più grandi collezioni d’arte e permanenti dell’Oman, una finestra sul patrimonio e sulla cultura omanita. Aperto nel 1998 e finanziato dai suoi fondatori, la famiglia Zubair, espone la collezione di manufatti dell’Oman e della famiglia stessa, una delle più raffinate e complete del Paese. Il complesso è composto da sei edifici separati oltre a un giardino (dove è presente un meraviglioso villaggio in miniatura dell’Oman). All’interno degli edifici sono presenti migliaia di oggetti, appartenuti alla famiglia Zaubair.
    Sosta per il pranzo e poi siamo al famoso mercato del pesce.

    MERCATO DEL PESCE:
    assistiamo alle vivaci contrattazioni che si svolgono intorno alle cassette incredibile per quantità del pesce appena pescato.
    A circa un chilometro sul lungomare si trova il souq di Muttrah.

    MUTTRAH SOUQ:
    un tradizionale mercato arabo tra i più antichi del genere. Profumato di incenso, essenze e spezie, al suo interno è possibile trovare un numero infinito di articoli fra i quali si distinguono i preziosi regali dei Re Magi: oro, incenso e mirra. Accanto a prodotti alimentari come verdura, frutta, dolci e spezie convive uno straordinario assortimento di manufatti di artigianato locale (e non) come tessili, vestiario, sciarpe, scialli e gioielli.
    Molto grande e confuso, il souq può essere attraversato agevolmente seguendo le indicazioni affisse all’ingresso principale sul lungomare.
    La struttura del mercato fu costruita due secoli fa utilizzando foglie di palma e fango resistenti alle alte temperature. Il souq fu denominato Al Dhalam (buio in arabo) in riferimento alle strette corsie che di giorno non permettevano ai raggi del sole di infiltrarsi per illuminare le bancarelle affollate, tanto che gli acquirenti avanzavano usando delle lampade!

    Una vista dall’ esterno del Palazzo del Sultano ed una vista notturna dell’ Opera House.

    QASR AL ALAM
    (Palazzo del Sultano noto anche con il nome di Palazzo della Bandiera):
    al posto del vecchio palazzo in argilla il sultano Qaboos fece costruire uno nuovo progettato da un architetto indiano. Finito di costruire nel 1972 il palazzo è un chiaro esempio di stile islamico moderno e ad oggi è utilizzato per ricevere gli ospiti più prestigiosi in visita al sultano stesso. Ovviamente è visibile solo dall’ esterno.

  3. Giorno 3 - 04/04/2023

    MUSCAT/RAS AL HADD

    4-aprile
    Cratere di Bimmah Sinkhole
    In mattinata si parte per Ras Al Hadd attraversando il “Tropico del Cancro”!
    Breve sosta allo spettacolare Cratere di Bimmah Sinkhole situato lungo la nuova autostrada costiera che collega la capitale Muscat a Sur. Ci troviamo di fronte ad un enorme cratere di calcare, strutturalmente una dolina, sul cui fondo, raggiungibile con una scalinata, si trova una pozza d'acqua incredibilmente trasparente, dove si può nuotare e fare tuffi mozzafiato anche se un cartello dice che sono vietati! Il luogo è davvero suggestivo. Il paesaggio circostante è caratterizzato da aspre e stupende catene montuose.
    Si continua costeggiando il Mare Arabico e si arriva a Wadi Shab, il più famoso di tutti i wadi dell'Oman che fotografo dall’ alto del viadotto autostradale.
    Per chi non ha familiarità con il termine, un “wadi” è una valle o un letto di fiume asciutto che si riempie solo dopo forti piogge.
    Dopo 7 km si arriva al Wadi Tiwi, un canyon dalle grandi pareti rocciose, che percorriamo per un piccolo tratto. Il fertile Wadi Tiwi si estende per 36 km. con lussureggianti piantagioni dove molti villaggi vi si sono insediati. La nostra guida Ahmed ci illustra le caratteristiche del luogo con particolare riguardo alle coltivazioni.
    Arriviamo a Sur, la città più ad oriente della penisola arabica che sorge su una ampia e bella baia, dove giacciono vecchie imbarcazioni abbandonate lungo la riva.
    Visitiamo un cantiere navale dove si costruiscono i “dhow” (inglesismo del termine swahili, poi assunto dagli arabi, dau), barche a vela a due alberi, tradizionalmente costruite ed utilizzate in Oman. Mi avventuro su una in costruzione ammirando la grande perizia dei “mastri d’ascia” locali mentre un intagliatore lavora ad un pannello di teak.
    Una parte del cantiere è recintata con un “troncales” (neologismo inventato da me), ovvero tronchi d’ albero affiancati e decorati con colorati disegni che illustrano l’attività lavorativa.
    Arriviamo a Ras Al Hadd e alloggiamo al Turtle Beach Resort, simpatico albergo, costituito da diversi bungalows, in muratura rivestiti di canniccio. L'albergo si trova direttamente su una lunga spiaggia. La camera, semplice ma dotata di tutte le comodità compresa l'aria condizionata, è dotata di un patio di ingresso, dal quale osservare il sorgere del sole e il cielo stellato notturno.
    Uno dei momenti più indelebili di un viaggio in Oman è quello di assistere alla cova delle enormi tartarughe “franca”, specie a rischio di estinzione.

    Ras Al Jinz è una delle migliori esperienze naturalistiche da vivere nel Sultanato dell'Oman.
    Ogni anno migliaia di tartarughe marine migrano dalle coste del Golfo Persico e del Mar Rosso per deporre le uova sulle spiagge dell'Oman.
    È davvero magico vederle scavare, deporre le uova e scivolare lentamente verso l'acqua!
    “Un viaggio in Oman non può dirsi completo senza la visita alle spiagge delle tartarughe. Assistere alla nascita dei piccoli che escono dalle uova precipitandosi verso il mare è uno spettacolo indimenticabile.”




  4. Giorno 4 - 05/04/2023

    RAS AL HADD/WAHIBA

    5-aprile
    JALAN BANI BU ALÌ
    In mattinata si parte per Wahiba con prima sosta a Jalan Bani Bu Alì per vedere un punto di estremo interesse: le rovine dell'antico castello.
    Vi si entra attraverso gli ampi squarci che il tempo ha provocato nelle mura imponenti. Tutto il vasto cortile interno, che ospita anche delle capre, è cosparso di detriti e cercare di raggiungere la costruzione centrale implica uno slalom su colline di terra e pietre provocate dal crollo in momenti successivi, di costruzioni interne, devastate dal tempo, dagli eventi atmosferici e dall'incuria dell'abbandono. Tuttavia aggirarsi per queste rovine per entrare in queste antiche stanze dai soffitti crollati, percorrere camminamenti stretti che portano alle torri rimaste in piedi, ultimo baluardo di questa fortezza, ha un certo fascino.
    E' il fascino ineludibile delle rovine, che fanno sognare, magari sopravvalutandoli tempi passati.

    MOSCHEA AL SAMOODA
    ll gioiello di Jalan Bani Bu Alì, la sua antica e curiosa moschea, presente qui fin dalle origini dell'Islam e che mostra la sua forma intatta da oltre cinque secoli. In effetti la costruzione, di forma quadrata, presenta una strana copertura di 52 cupole, una per ogni settimana dell'anno ed è priva di minareto, con una struttura simile a certe antiche moschee delle oasi interne algerine.
    Si prosegue per un posto fantastico:

    WADI BANI KHALID
    E’ uno dei wadi più famosi del Sultanato.
    Anche prima di raggiungere il sito stesso, il viaggio è affascinante!
    Una breve passeggiata a zig-zag in uno stretto canyon ci porta a grandi piscine color smeraldo, pieno di giganteschi massi bianchi rotolati nel letto del fiume.
    Il vantaggio è che l'acqua scorre in questo lunghissimo wadi tutto l'anno, quindi ci sono rigogliose piantagioni lungo tutto il percorso. Per raggiungere il ristorante, hanno costruito un piccolo ponte sul wadi.
    Nel pomeriggio una fantastica avventura nel deserto!
    Si parte in fuoristrada per una scorribanda sulle dune del deserto di Wahiba.
    Le imponenti dune di sabbia arancione offrono un'esperienza unica, soprattutto all'alba e al tramonto.
    Wahiba Sands è ciò che tutti sognano quando pensano a un deserto:
    Dune di sabbia arancione
    Lunghe dune longitudinali giganti con quelle più piccole in mezzo
    Il deserto copre 180 km da nord a sud e 80 km da est a ovest
    A parte i campi turistici, non ci sono insediamenti permanenti, solo campi beduini
    Le Dune di Wahiba Sands possono raggiungere i 100 metri di altezza
    Su Google Earth si vede quanto sono longitudinali le dune da nord a sud
    Che vista meravigliosa! Il deserto è proprio come lo raffigurano nei libri, solo più infinito. Non c’è nulla al di là della prossima duna, solo un’altra duna, e un’altra ancora. Il vento scolpisce le loro singolarità e le rende uniche. Drammatizzandole alla luce del tramonto….
    Alloggiamo all’ Arabian Oryx Camp

    Mi aspettavo la classica tenda beduina ma purtroppo siamo costretti a stare in una semplice casetta in muratura che sembra più un deposito attrezzi….
    Un poco delusi in verità! Il ristorante? Una mensa aziendale! Da dimenticare…
    Unica cosa interessante un recinto con ORICI o gazzelle d’ Arabia.

    L' orice d'Arabia è alta circa un metro al garrese e pesa 70 kg. Il manto è principalmente di un bianco luminoso, con la parte inferiore e le zampe di colore bruno. Sono inoltre presenti le caratteristiche strisce nere nella giuntura fra collo e capo, sulla fronte, sul naso e lungo una linea che va dal corno all'occhio e alla bocca. Entrambi i sessi sono dotati di corna dritte e anellate che possono raggiungere il mezzo metro di lunghezza. Come scultura è presente all’ ingresso del campo.





  5. Giorno 5 - 06/04/2023

    WAHIBA/NIZWA

    6-aprile
    Si parte con destinazione Nizwa ma con sosta alla cittadina di Sinaw per visitare il suo mercato del pesce.
    Un via e vai di persone, gente che contratta per chiudere un buon affare e tornarsene a casa in fretta. Qui sono presenti uomini e donne, vestiti con i loro abiti tipici. La frenesia è l’elemento cardine di questo mercato.
    Il suo Souq non è da meno.

    Si prosegue per:

    BIRKAT AL MOUZ
    è uno dei più famosi villaggi in rovina del Sultanato.
    Due comunità avevano stabilito qui i loro villaggi e le loro rovine sono ancora in piedi. Camminando per le strette viuzze sembra di viaggiare indietro nel tempo. Non sono rovine scoperte e riportate in superficie, sono solo case abbandonate e non restaurate. Bisogna solo stare attenti alle case che sembrano pronte a sgretolarsi! Si può semplicemente passeggiare tra le case di argilla guardando i pochi dettagli ancora presenti come ornamenti, finestre...
    Una casa in cui entriamo ha un soffitto in legno dipinto in una delle stanze, tipico delle case in Oman. Il sito ospita anche il vecchio sistema di irrigazione Falaj, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.

    Sistema di irrigazione tradizionale Aflaj/ Falaj
    Si tratta di un antico sistema di irrigazione dell'Oman che risale a 5000 anni fa ed è costituito da antichi canali di distribuzione dell’ acqua.
    "Aflaj" è il plurale di alaj"e Significa "diviso in parti" in quanto divide, tramite gravità e canali, l'acqua tra tutti gli abitanti.
    Nel pomeriggio visita del castello di Al Jabreen tra i più imponenti e meglio conservati dell’Oman ed uno dei forti più pittoreschi e imponenti, un meraviglioso esempio di architettura difensiva che conserva all’interno numerosi e interessanti reperti, oltre ad oggetti di uso quotidiano dell’epoca.
    Fu fatto costruire nel XVII secolo come elegante casa di campagna dall’imam Bil’Arab bin Sultan.
    Fra i dettagli più belli ci sono sicuramente i soffitti, decorati con pitture minuziose a disegno floreale, e le sue pareti dove sono incisi versi del Corano che celebrano la bellezza di questo castello.
    Interessante il magazzino dei datteri, il cui succo veniva convogliato in appositi canali sotterranei.

    E’ presente un gran numero di stanze che conservano meravigliosi soffitti affrescati, archi con iscrizioni coraniche e tante finestre che si affacciano sul vicino palmeto e che grazie alla loro sapiente disposizione riuscivano a catturare anche il più esile alito di vento. All’esterno invece è possibile ammirare l’antico falaj, mentre salendo sul terrazzo è possibile ammirare una scuola coranica e una piccola moschea.

    BREVE STORIA DEL CASTELLO
    Il castello fu fatto costruire nel XVII secolo come elegante casa di campagna da Bil’Arab bin Sultan, un imam della dinastia Ya’Aruba in un periodo di pace e prosperità, noto per la sua passione per la cultura e e la poesia, e perché suo padre contribuì in maniera significativa a scacciare i portoghesi dal Paese.
    Nel 1692 fu attaccato da SaifBin Sultan, fratello di Bilarub, che, volendo diventare imam al suo posto, radunò una serie di potenti capitrbù e si impossessò dell’ edificio.
    Stando alla leggenda, Bilarub, constatata la superiorità degli assalitori, pregò Allah di concedergli una morte pietosa. Il suo desiderio fu esaudito e venne sepolto nella sua fortezza.

    Solo una vista esterna del

    FORTE DI BAHLA
    Il forte di Bahla e la sua oasi sono nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco. Costruito nel XIII e XIV secolo è considerato il più antico dell’ Oman.
    Si arriva a Nizwa e alloggiamo all’ Hotel Intercity.

  6. Giorno 6 - 07/04/2023

    NIZWA/MUSCAT

    7-aprile
    Prima visita della giornata:
    IL FORTE
    Uno dei luoghi più visitati dell'Oman, una combinazione di castello, fortezza e museo. Questo grande esempio di antica architettura dell'Oman è piuttosto unico grazie alla forma circolare della torre. Fu costruito all'inizio del XVII secolo dall'Imam Sultan bin Saif Al Yarubi. Ci sono voluti circa 12 anni per completarlo.
    La torre ha un diametro di 45 metri e raggiungeva in origine i 34 metri di altezza. Le sue fondamenta si estendono per 30 metri sotto terra.
    Nel cortile vediamo un “Nizwa Fort Caffè” e sotto una tenda araba un intrecciatore di ceste di vimini che non disdegna la modernità usando un cellulare!
    IL CASTELLO
    Originariamente costruito nel IX secolo e rinnovato nel 1624. Conteneva stanze per l'Imam, la sua famiglia, i suoi ospiti e le guardie reali. Le stanze sono finemente decorate e utilizzate per esporre manufatti. C'era anche una cucina e una sala per la preparazione del caffè.
    Ci rechiamo al
    MERCATO DEL BESTIAME
    famoso per la compravendita di cammelli e capre, che sono anche scambiati con beni moderni. Il mercato si tiene ogni venerdì mattina, visto che è il giorno festivo del paese. La gente in abito tradizionale va al mercato fin dalle prime ore del mattino e aspetta l’arrivo dei venditori di capre, pecore e mucche, in questo luogo autentico in cui si presentano le abitudini più care dei suoi abitanti. All’interno di uno spazio delimitato di forma circolare, molti uomini in abito tradizionale, seduti o in piedi, aspettano fin dalle prime ore del mattino, l’arrivo dei venditori di capre, pecore e mucche. Ogni venditore decanta le qualità del proprio animale, che viene venduto al migliore offerente, dopo aver fatto le dovute trattative, come una vera e propria asta.

    Non tralasciamo il

    SOUQ DI NIZWA

    A differenza di quello di Muscat questo non è coperto ma è caratterizzato da diverse botteghe e negozi che si trovano all’interno di edifici a piano terra.
    E’ quindi un’intera zona, vicino al forte, adibita a mercato.
    Ci sono anche qui spezie, vasi di terracotta, incenso (assolutamente da comprare!), quadri e khanjar. Compriamo la solita bandiera ed un piatto ceramico molto carino. Si trovano anche fucili….

    Il khanjar è il pugnale tradizionale d’argento, finemente lavorato che viene infilato nella cintura durante cerimonie particolari, come può essere un matrimonio.
    Davvero un oggetto simbolo di questa cultura.

    Purtroppo non abbiamo visto nessun omanita che lo indossasse……
    Partiamo con destinazione Muscat.

    Sosta al
    VILLAGGIO-OASI DI AL HAMRA

    Al Hamra è una città vecchia abbandonata. Posta ai piedi della montagna Hajar è uno dei più antichi dell’ Oman ed è interessante per le case in mattoni di fango costruite in stile yemenita.
    Difficile descrivere quello che si sente quando si passa da queste strade deserte in mezzo alle case di mattoni di fango mezze diroccate. Ci si trovano testimonianze di architettura particolarmente interessanti come delle porte in legno molto lavorate e si immagina quello che poteva essere la vita in questa parte della città prima che fosse abbandonata dai suoi abitanti.
    Al Hamra ha una parte più recente che è molto più animata.
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    Tappa al
    VILLAGGIO MISFAH AL ABREEN
    situato a nord del Sultanato dell'Oman, a Jebel Akhdar - il massiccio più alto e più centrale dei Monti Hajar - a un'altitudine di circa 700 m. Arroccato sulla montagna è diventata una meta per i turisti in quanto è considerato uno dei villaggi più belli dell'Oman.
    E ha, in effetti, molto fascino: vecchie case di fango e tetti di fronde di palma, terrazzi agricoli ancora utilizzati dalla gente del posto e la pace e la tranquillità di essere lontani dalle città principali. Misfat Al Abriyeen ha circa 300 anni. È una città oasi di terrazze lussureggianti, passaggi e scalinate ombrose, case fatiscenti e roccia dura, in un ambiente brullo ma bellissimo. I primi coloni provenivano dalla tribù dell'Oman “Al Abri”, che coltivava la terra e doveva utilizzare al massimo tutte le risorse di cui disponeva. Da qui l'architettura di fango che l'ha resa così famosa oggi. Le case hanno come fondamenta la roccia della montagna, e sono poi costruite con rocce e pietre più piccole prese da tutta l'area e fissate insieme con il fango. Le più antiche hanno foglie di palma per i tetti. L'architettura conferisce al villaggio un'atmosfera meravigliosamente naturale. È un'estensione della natura!
    Ed ora una nuova emozione: una ripida escursione in vetta ci porta sull'altopiano principale di Jebel Shams. (3.009 mt sul livello del mare) ed è una delle destinazioni più popolari nella regione per i turisti.
    È famoso per le sue splendide vedute di Wadi Ghul e di Al Nakhr Canyon.
    La salita in fuoristrada è veramente da brividi…. Si inizia su strada asfaltata per poi continuare su uno sterrato senza guard-rail. Inizia la mia strizza, meglio un aereo!
    WADI GHUL

    È la valle più profonda del Medio Oriente e la seconda profondità del mondo dopo la Death Valley dell'Arizona. Ai suoi lati ci sono molte formazioni rocciose e strati rocciosi antichi che riflettono la bellezza della natura.

    AL NAKHR CANYON

    È spesso indicato come il Grand Canyon dell’Oman, poiché si apre bruscamente tra i bordi piatti del canyon, mostrando pareti verticali di 1000 mt e oltre. Non è conosciuto come il Grand Canyon dell'Oman senza motivo: i panorami del Wadi Al Sahtan sono emozionanti!

    Si trova nella catena montuosa dell'Hajar occidentale, che include anche Jabal Al Akhdar,massiccio parte della catena montuosa dei Monti Ḥajar, in Oman, che si estende per circa 300 km da nord-ovest a sud-est.
    Le rocce della montagna sono delle più antiche della Penisola Arabica, alcune risalenti a 600 milioni di anni fa ed è nota con questo nome, il cui significato arabo è “ la montagna del sole”, perché è il primo luogo nella provincia a cui arrivano i raggi del sole, e l'ultimo che lasciano.
    Nel tardo pomeriggio arriviamo a Muscat.

  7. Giorno 7 - 08/04/2023

    MUSCAT

    8-aprile

    In mattinata ci dirigiamo verso la regione di Batinah, il “ventre” dell’ Oman,la zona del paese a vocazione agricola.

    Arriviamo al

    MERCATO DEL PESCE DI BARKA
    E’ una visita interessante in quanto a parte la grande quantità di pesce esposto, si tiene il “muzabanah” ossia: l’asta del pesce che vede gli acquirenti fare vivacemente a gara per accaparrarsi tonni, razze ed altre specie appena pescate. E’ un vero spettacolo! Accanto alla pescheria coperta i pesci acquistati vengono lavorati rapidamente o tenuti al fresco su banchi refrigerati per eventuali clienti ritardatari.

    Proprio dietro il mercato del pesce c'è la fortezza locale. Attualmente è in fase di ristrutturazione e non visitabile.

    Sosta fotografica al

    FORTE NAKHAL
    Tra gli edifici storici nel Sultanato dell’Oman, il forte di Nakhal si distingue da tutti e si mostra come il più eccezionale.
    Rappresenta uno dei monumenti più importanti del paese. Costruito su una collina rocciosa, molto prima dell’era islamica, per controllare la rotta commerciale che conduceva nell’ entroterra, il castello è stato più volte restaurato. La ristrutturazione più importante risale al XVII secolo, che tra l’altro ha reso il forte un edificio immenso, il meglio conservato e il più fotogenico del paese.

    In zona si trovano le sorgenti acqua termale di

    AL TAHWRA
    È una piccola "oasi" di verde dove scorre un corso d'acqua calda e dove i locali e i turisti si divertono a fare il bagno.

    È divertente l'esperienza di immergere i piedi nel fiume, dove ci sono quei pesciolini che "mangiucchiano" la pelle dei piedi! (esperienza già fatta a Rodi!)

    Arrivati a Muscat ultima visita al

    MUSEO GAIT AL GHASSAM
    Posto in un antico castelletto omanita, risale al regno di Sayid Said Bin Sultan Al Busaidi, 1791 1856 , il che significa che l'età della casa è di circa 200 anni. Una visione interessante della vita domestica in Oman. Questo museo un tempo apparteneva a un membro della famiglia reale. Si torna in hotel ma prima facciamo una capatina ai vicini e fantasmagorici hipermarket “LU LU” e “MUSCAT GRAND MALL”.



  8. Giorno 8 - 09/04/2023

    Rientro in Italia

    Oggi si torna in Italia con di nuovo scalo ad Istanbul.

    IMPRESSIONI SUL VIAGGIO
    E’ un paese diverso ma forse un poco desolante...Forse a causa della trasformazione di un luogo incontaminato in un paese nuovo, troppo nuovo.
    Certo dipende dagli occhi con cui si guarda questo paese e dalla aspettative che ci si pone... Io ne ho amato soprattutto la semplicità, la dignità, i colori limpidi dei luoghi e degli animi, i silenzi, i gesti. In poche parole una dimensione umana, che negli altri paesi è una rarità!

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