Non amo la Francia ma riconosco che Parigi abbia un suo fascino e una certa bellezza. Sicuramente è una delle città da vedere nella vita ma essendoci già stata due volte non avrei pianificato un altro viaggio nella capitale francese se mia figlia non avesse espresso ripetutamente il desiderio di vedere la torre Eiffel.
Sapendo che le temperature parigine in inverno non sono piacevoli, siamo partiti dotati di abbigliamento termico, guanti e berretti di lana, utilissimi soprattutto nei momenti in cui il vento voleva farsi sentire.
Siamo atterrati all'aeroporto di Beauvais la mattina alle 9 e abbiamo preso il pullman per Port Maillot. Da lì, la metropolitana per gli Champs Elisee e il pullman per Montparnasse, dove avevamo prenotato l'albergo. La localizzazione del nostro piccolo albergo parigino è stata strategica: zona piena di ristoranti non turistici e di negozi, a un paio di chilometri dai principali monumenti. Visto lo sciopero delle metropolitane, essere in centro ci ha salvato la vacanza.
Dopo esserci sistemati in albergo, siamo usciti per una passeggiata che ci ha condotti ai Jardin du Luxemburg e poi a Notre Dame, passando per i Quartieri Latini. Lo sciopero dei mezzi pubblici ha reso i nostri spostamenti decisamente più lenti e una pioggia improvvisa ci ha costretti a rientrare prima del previsto.
Dopo colazione, abbiamo visitato la torre di Montparnasse che offre una spettacolare vista sulla città: poi abbiamo scelto una passeggiata a piedi seguendo un percorso trovato sull'app ufficiale del turismo a Parigi, che ci ha permesso di visitare Saint Germane De Pres e di immergerci nell'equivalente del nostro "Fuori Salone". Abbiamo passeggiato sul lungo Senna passando sotto il museo del Louvre e poi abbiamo raggiunto nuovamente L'Ile De La Cité, costeggiando il palazzo di giustizia fino a raggiungere Notre Dame De Paris. La chiesa è ancora chiusa per il grande incendio che l'ha devastata ma all'esterno è possibile vedere l'avanzamento dei lavori di ristrutturazione.
Abbiamo avuto la brutta idea di prendere la RER per raggiungere la Torre Eiffel: causa sciopero abbiamo in realtà solo perso tempo, facendo la maggior parte del tragitto comunque a piedi.
Pur avendo acquistato i biglietti in precedenza, l'accesso alla torre richiede tempo per l'intensificazione dei controlli di sicurezza: il basamento, che una volta era accessibile liberamente ora è ad accesso gratuito previo controllo e conseguente fila. Siamo saliti fino al secondo piano della torre (la cime non è visitabile per restauri) da cui abbiamo ammirato il tramonto sulla Ville Lumiere.
Ridiscesi, siamo tornati a piedi verso Montparnasse passando per gli Champs Du Marte e per Les Invalides.
Approfittando del funzionamento temporaneo della metropolitana, abbiamo raggiunto la torre Eiffel e da lì preso la crociera sulla Senna che avevamo già prenotato. Un tour in barca affascinante ci ha permesso di vedere i principali monumenti affacciati sul fiume e di rilassarci per un'ora.
Dopo aver attreversato il fiume, ci siamo avvicinanti alla fiaccola della Libertà sul tunnel dell'Alma e da lì, costeggiando la rive gouche, abbiamo raggiunto i giardini de La Tuillerie che ci hanno condotti fino al Louvre. Al Louvre abbiamo incontrato una manifestazione e passeggiando insieme ai manifestanti, siamo giunti fino a L'Operà. Abbiamo trovato una metro aperta e siamo saliti fino a Mont Matre, approfittando anche del funzionamento della funicolare per raggiungere il Sacro Cuore. Putroppo, al momento di tornare indietro, la metro era chiusa nuovamente. Così siamo scesi per Pigalle, sostando davanti al Moulin Rouge per poi proseguire a piedi fino ai Quartieri Latini e lì, dopo aver cenato, prendere una metro davanti alla sede de La Sorbonne e tornare in albergo.
Ci siamo svegliati con calma e all'uscita dall'albergo abbiamo scoperto con nostra estrema gioia che la metropolitana funzionava! Così, approfittando della vicinanza con Port Maillot, siamo andati a visitare La Defense.
Alla fine abbiamo ripreso il pullman che ci ha ricondotti all'aeroporto e siamo rientrati a casa.