Difficile fare un'introduzione su questo paese. Le introduzioni dovrebbero essere più o meno corte ma io avrei così tanto da dire amici miei...Lo Sri Lanka è un paese che è rimasto bloccato a 200 anni fa e Dio solo sa quanto io spero e prego ogni giorno che resti così per sempre, perché gran parte del suo fascino viene proprio dalle tradizioni che oggi giorno noi abbiamo perso o dimenticato. I Cingalesi hanno il potere di farti sentire parte della famiglia. I loro occhi e il loro sguardo riescono a trasformarsi in quello di un genitore, di una sorella o di un amico che ti manca, che hai perso o che non c'è più...Le loro premure vanno oltre l'accontentare il cliente...loro ci tengono davvero ai rapporti umani. Tengono alla pace, al valore della famiglia.
Prima di arrivare a Colombo, la capitale, ci trovavamo in India a Nuova Delhi ma questa è un'altra storia...Appena scesi dall'aereo ci siamo diretti con un auto nel centro della città. Uber funziona alla grande quindi scaricate l'app per risparmiare sul costo dei taxi. Siamo arrivati al nostro albergo e dopo aver scaricato i bagagli ed esserci concessi un meritato riposo, abbiamo fermato un tuk tuk per dare uno sguardo veloce alla città. Il giorno successivo ci siamo diretti verso il polmone verde dell'isola.
Ci siamo svegliati prima dell'alba per dirigerci alla stazione dei bus che distava meno di 2 chilometri rispetto al nostro hotel, scelta strategica che consiglio a chiunque dato che questo mezzo pubblico è sempre e dico sempre pienissimo! I locali si spostano solo con treni e autobus, quindi dovrete recarvici molto presto e chiedere il numero che si recherà ad Ella. Saliamo tutti contenti sul 99 e ci dirigiamo verso una delle cittadine più belle dello Sri Lanka! Ci vogliono 6 ore di tempo ma il panorama è spettacolare. Vi consiglio di prendere posto vicino al finestrino per godervi i paesaggi e un po' d'aria fresca nelle ore più calde. Sui mezzi non c'è l'aria condizionata ma in compenso i finestrini e le porte sono sempre aperte perché i cittadini salgono al volo. E si...i bus non si fermano si sale correndo mentre rallentano :) Troppo affascinante...Se il cartello del numero 99 non avrà la scritta "Ella" ma "Bandarawela", non preoccupatevi è lui! Se avete incertezze prima di partire richiedetelo all'autista o ai paesani, la maggior parte di loro sa qualche parola d'inglese! Dopo sei ore arriviamo ad Ella e di conseguenza alla nostra piccola pensione che si affaccia su una giungla incredibilmente rigogliosa e affascinante! Dopo una breve doccia ci siamo fatti accompagnare al Nine Arch Bridge per vedere il famoso treno blu dello Sri Lanka passare sulle rotaie! Al suo arrivo, sempre in ritardo, siamo scoppiati tutti in un applauso! Dopo questo breve spettacolo siamo scesi nelle piantagioni di té che circondano la zona e abbiamo scattato tantissime foto al ponte dei nove archi! Il giorno dopo siamo andati a visitare la fabbrica del té e tutte le lavorazioni che esso riceve! Mentre stavamo tornando al nostro hotel ho notato una contadina con il sacco di juta e non c'è l'ho fatta...mi sono fermata e mi sono fatta insegnare. Volevo provare questa esperienza ed è stato bellissimo!
Il terzo giorno è stato il più affascinante...siamo saliti su Little Adam's Peak prima dell'alba. Percorrere la salita con la torcia è stata davvero un'avventura! All'inizio avevo un po' di timore, poi mi è passato perché il percorso sembra quasi una scalinata quindi non c'era pericolo di scivolare. Inutile dire che vedere la nascita dell'alba è maledettamente emozionante e che diventa una dipendenza che tutt'ora sento molto intensa...Abbiamo osservato la bellissima Ella Rock, molto più complessa da scalare e anche più pericolosa...A malincuore abbiamo lasciato Ella il giorno dopo, sempre molto presto, per raggiungere Kandy con il treno blu! Ne passano diversi durante la giornata ma noi volevamo goderci il fresco e arrivare presto in città per poterla girare da subito! L'esperienza sul treno è stata indimenticabile. Il panorama si affaccia per quasi tutto il tempo sulle piantagioni di té più belle dell'isola e su dei boschi rigogliosi! Sul treno si mangia benissimo, non portatevi nulla da mangiare...ci sono dei bar in cui vengono venduti prodotti tipici deliziosi! Il mezzo non supera mai i 50 km orari, anzi molto spesso va anche più piano così da permetterci di creare scatti incredibilmente pazzi e divertenti! Arrivati a Kandy abbiamo visitato subito la zona circostante il lago, la view point per vederla dall'alto e un tempio che abbiamo trovato per strada!
Il secondo giorno abbiamo visitato il centro della città e ci siamo diretti a piedi, non con il tuk tuk, al tempio del Buddha bianco che sovrasta la città! C'è una salita da fare ma ormai ci siamo abituati. In Sri Lanka ci sono solo gradini e salite, quindi preparate i muscoli delle vostre gambe! Il tempio in se per se non è niente di che, ma il Buddha bianco è talmente grande da lasciarvi a bocca aperta quindi merita di essere visto anche perché il costo d'ingresso è davvero bassissimo (400 rupie a testa)...Dopo essere scesi ci siamo concessi un giretto al centro commerciale per acquistare beni di prima necessità e goderci la giornata nella terrazza del nostro hotel. Dava su una visuale bellissima e volevamo riposare i muscoli per il giorno successivo. Uno dei più faticosi del viaggio.
Il giorno successivo volevamo visitare 4 templi fuori Kandy. (Ranawana Royal Temple, Gadaladeniya, Lankatilake ed Embekka...andate a vederli con questo ordine) Si trovano tutti sparsi nella giungla e fra i villaggi, quindi vi lascio immaginare il divertimento e lo stupore che abbiamo provato in quelle 5 ore che non dimenticherò mai. Ogni volta che raggiungevamo uno dei templi ci sentivamo soddisfatti di noi stessi! Il percorso è semplice ma non ci sono cartelli e ci sono tante biforcazioni, così l'unico modo per arrivare alla meta senza perdersi è stato quello di chiedere ai paesani che incontravamo per caso lungo la via. Avremmo potuto usare google maps ma che cavolo...il bello di quei momenti è sentirsi persi nel nulla come i piccoli esploratori, quindi alla buona e bene amata "vecchia maniera" abbiamo domandato la direzione da prendere e siamo arrivati sempre senza problema! Non fatevi spaventare se all'inizio del giro vi imbattete in qualche sterpaglia...il percorso anche se non è asfaltato è calpestato dal passaggio degli abitanti, quindi si capisce da subito che è una stradina percorsa e soprattutto che state procedendo bene. E' stato un momento meraviglioso che spero di ripetere in qualche altro posto del mondo il prima possibile! Eravamo gli unici colorati di bianco ed è stato speciale...ci siamo sentiti ospiti in ogni instante che abbiamo percorso. Abbiamo incontrato una scolaresca che ha voluto farsi le foto assieme a noi e che ci ha posto tantissime domande...li porterò tutti nel cuore!
Il giorno successivo, sempre con un bus, ci siamo diretti a Dambulla che abbiamo raggiunto in 3 ore. Dambulla è una città abbastanza grande ma piacevole da visitare e qui ho fatto le esperienze più belle del viaggio. Se quelle descritte prima sono state emozionanti e particolari qui ho fatto le più meravigliose! Partiamo dai templi. Quello più bello in assoluto è il Golden Dambulla Rock Temple che ad oggi è il mio preferito e ha battuto in pieno anche quelli Thailandesi, Indiani e della Malesia. Il complesso è incavato all'interno di un'enorme roccia ed è illuminato dalle lanterne. E' suddiviso in più entrate, e all'interno di ognuna manca un po' l'aria perché in alcuni punti è molto stretto ma vale la pena visitarli. Sui muri troverete dei graffiti meravigliosi che raccontano le tentazioni del Buddha. La maggior parte delle statue sono dedicate a lui, alcune al re dello Sri Lanka e le restanti ad altre divinità a me sconosciute. E' stato il più costoso in assoluto (1500 rupie a persona ovvero 7,50 centesimi di euro), un prezzo alto per questo zone. Dopo la visita siamo scesi dalla scala opposta e abbiamo raggiunto il museo buddista. Lo riconoscerete per l'enorme Buddha d'oro che si trova sopra l'entrata. Una volta usciti ci siamo riposati tutto il giorno per preparare il nostro fisico alle escursioni che avremmo affrontato l'indomani.
Ci siamo svegliati alle 4 di notte per dirigerci alla bellissima Pindurangala Rock e ammirare Sigiriya all'alba! Il percorso non è per niente semplice. La strada è molto sconnessa, ripida, i gradoni da scavalcare sono enormi e spesso ci si deve arrampicare o farsi tirare da qualcuno prima di noi, come nel mio caso dato che madre natura ha deciso di fornirmi gambe microscopiche. Spesso ci siamo dovuti fermare e ragionare su come scavalcare le rocce e se da un lato è stato figo ed emozionante dall'altro è stato spaventoso perché farlo di notte, quando attorno a te non si vede nulla e con mille attrezzi costosi ed ingombranti addosso, mette abbastanza ansia. Se ti capita qualcosa, e per qualcosa intendo una storta o peggio l'unico modo per uscirne è chiamare un elicottero. Fate molta, molta ma molta attenzione. Prima di raggiungere la vetta troverete un Buddha sdraiato realizzato in mattoni e una strettoia in cui la maggior parte dei turisti sbatte la testa. A quel punto sarete finalmente in cima e potete godervi lo spettacolo senza precedenti che si materializzerà davanti ai vostri occhi...Sigiriya è un vero gioiello. Loro la definiscono l'ottava meraviglia del mondo e anche secondo me è così! Appena scesi, abbiamo voluto suicidare le nostre gambe e farci anche i 3000 gradini per raggiungere il sito archeologico della roccia del leone che dista un chilometro e mezzo da Pindurangala Rock! Dopo 6 ore di escursioni intense non c'è la facevamo più e siamo tornati in albergo morti di fame e stanchissimi. Abbiamo divorato la colazione e siamo andati a dormire fino a sera. A malincuore abbiamo fatto i bagagli e il giorno successivo, sempre con un bus, ci siamo diretti a Colombo. In 4 ore siamo arrivati e abbiamo passato li gli ultimi due giorni del viaggio prima di recarci nuovamente in India.