La Lombardia è piena di città affascinanti, tutte molto diverse dalle altre. Una delle più interessanti è Cremona, la città del violino adagiata nella pianura lombarda e delle 3 T: il Torrazzo, il torrone e... le grandi tette (dicono così!).
Come la "gemella" Piacenza è di origini romane, ma ebbe la sua massima fortuna nel Medio Evo, per poi rimanere ai margini della grande storia. Questo ha conservato il suo carattere di città tranquilla e cordiale, circondata dal verde e dai campi dorati com'è tutt'oggi. Nel frattempo i suoi artigiani si sono affermati come eccezionali liutai, elevando ad arte la creazione del violino. La bravura di Stradivari è proverbiale! Visitare una liuteria è un'esperienza unica e da fare. Andiamo a conoscere Cremona!
La cima del Torrazzo sopra alle case color pastello annuncia il centro storico. Se nella vecchia chiesa di San Lorenzo si può scoprire la Cremona romana, tra le sue vie si è nel medioevo: la chiesa di San Michele conserva affreschi medievali e rinascimentali, mentre da via Speciano si giunge alla bella chiesa della SS. Trinità e di Santa Maria Maddalena. Prendendo Corso Matteotti, si possono ammirare una serie di palazzi molto affascinanti: il primo è Palazzo Fodri con un portale di marmo, fregi e tondi in terracotta dove spuntano delle teste; poi Palazzo Pallavicino Carotti e Palazzo Cavalcabò, con splendidi cortili interni pieni di vegetazione che mi ricordano quelli di Milano, segreti ma bellissimi. Come quelli sono difficilmente visitabili!
Un diadema ferreo con la Madonna è appeso tra due case sopra una misteriosa via acciottolata. Porta alla Chiesa di Sant'Abbondio; se il monastero fuori è semplice, dentro è una meraviglia: prima si accede a un chiostro in mattoni con eleganti colonnine in pietra; da una piccola porta si passa alla chiesa, ricoperta da affreschi cinquecenteschi di Giulio Campi che esaltano le virtù della Madonna e con le grandi statue dei profeti; ma c'è pure un santuario, copia identica della Casa di Loreto con la Madonna nera.
Il cuore di Cremona è più avanti, in Piazza del Comune, annunciata da vie tranquille e tavolini all'aperto con gente seduta che chiacchiera; qua e là bei negozi di prodotti tipici, come mostarda e torrone, emblemi cittadini.
È certamente una delle piazze più belle d'Italia! Il Battistero ottagonale, la Loggia dei Militi e il Palazzo Comunale con le arcate del broletto, che dentro conserva sale splendide e sfarzose; a chiudere ovviamente il Torrazzo, che qui dal basso si mostra in tutta la sua altezza, e la facciata principale della Cattedrale, in marmo bianco, decorata da un fregio coi mesi dell'anno e statue della Madonna e dei santi attorno al grande rosone; è un capolavoro del romanico lombardo!
La stessa atmosfera tranquilla si trova all'interno. Ha dimensioni monumentali ed è un tripudio di affreschi: scene bibliche e episodi della Vita della Vergine e di Cristo troneggiano gloriosi, dipinti da artisti come Boccaccino, Bembo, il Romanino e il Pordenone. Sui lati invece ci sono cappelle barocche con marmo a profusione, mentre ogni tanto appare qualche decorazione medievale. Più che descriverla a parole conviene vederla di persona! Il Battistero invece mischia elementi gotici e romanici, ma spicca la fonte battesimale rinascimentale.
Girare mette fame, ma a Cremona questo è solo positivo; con le sue specialità culinarie seduti ad un tavolo si è felici: i tortelloni mi hanno estasiato!
Con la pancia piena possiamo andare a scoprire la specialità di Cremona: il violino. Per le conoscenze e la tradizione liutaria, la città è stata proclamata Patrimonio Unesco nel 2012. Imperdibile quindi il moderno Museo del Violino: un museo nuovissimo che spiega la genesi del violino dalla viola e dal violone e la sua diffusione in tutta Europa, con l'emergere di Cremona come centro del sapere liutaio a livello internazionale. Le famiglie Amati, Guarneri e poi Stradivari sono stati l'orgoglio della città! Nelle sale del museo si possono ammirare molti loro capolavori - dal valore inestimabile - suonati a volte dai più grandi violinisti del mondo.
Accanto sorge l'Auditorium Giovanni Arvedi: è semplicemente una meraviglia, con le linee sinuose e "draghesche" che ricordano Gaudì. I tre livelli della platea con 464 posti sono armonizzati da linee sinuose, mentre una fila di posti per lato abbraccia il palcoscenico circolare, che è nel punto più basso; l'acustica è perfetta. Domina il colore del legno di acero, come la cassa del violino. Insomma, un gioiello! È visitabile quando vengono fatte le audizioni, quindi consiglio di tenere d'occhio il sito del museo perché merita davvero. Capolavoro!
Uscito del museo, ho gran voglia di vedere materialmente la creazione di un violino. In città ci sono tante botteghe di liutai dove poterlo fare. La bottega è proprio come la si immagina: un "disordine ordinato" di attrezzi, parti di strumenti, bozzetti, trucioli per terra e qualche strumento finito qua e là. Per creare un violino sono necessari un mese e mezzo o due, ma qualcuno impiega solo 3 settimane. Con quanta delicatezza il maestro maneggia il violino! Starei ad osservarlo tutto il pomeriggio, è davvero affascinante. Visitare Cremona è anche questo!
L'attrazione principale di Cremona però resta il Torrazzo, su cui si può salire. Il biglietto è condiviso col Battistero. Coi suoi 112 metri, è la torre campanaria in mattoni più alta d'Europa! Dopo i primi gradini si raggiunge la loggia rinascimentale che regala una bella vista sulla piazza. Imboccando la porta comincia l'ascesa, con gradini in pietra: ben 502 in totale! La fatica è ripagata quando si raggiunge la prima sommità, da cui si gode già una vista fantastica. C'è qualche problema di vertigini nella scala a chioccola aperta per arrivare in cima alla torre - alla ghirlanda - ma ce l'ho fatta. Dalla sommità si domina tutta la città; soprattutto si vede quanto piccola sia Cremona: un paio di vie e ci sono ai campi attorno! Si vede pure il Po, che un quartiere molto verde raggiunge. Chissà che vista nei giorni limpidi!
Ma pure la cella campanaria è splendida: le fini colonne reggono la punta del campanile, mentre nel centro pende una grossa campana accarezzata dal vento che rinfresca; per questo è piacevolissimo star qui in piena estate.
Costeggiando la verde Piazza Roma si arriva invece al Museo Civico Ala Ponzone. Le scalinate imponenti sono l'apripista di un bel museo con dipinti e sculture: da non perdere la vivace scuola cremonese tra '400-500 e il Piccio, anche se la collezione giunge al Novecento. Le perle sono l'Ortolano di Arcimboldo e il San Francesco in meditazione di Caravaggio.
Tra le vie l'itinerario continua: si sfiora la casa di Stradivari e si arriva alla chiesa di Santa Margherita: la facciata in mattoni con cinque finestre tonde racchiude un gioiello del rinascimento cremonese. Poi raggiungo il vicino Palazzo Trecchi, dalla facciata rossa, che ospitò numerosi personaggi storici; si può dare un'occhiata alle eleganti colonne del cortile interno e alle decorazioni neogotiche dei soffitti.
A fianco il duecentesco Palazzo Cittanova in mattoni col portico ad archi ogivali, che si specchia nelle colonne doriche della Chiesa di Sant'Agata: stile neoclassico puro! Camminando su Corso Garibaldi le ultime due tappe: Palazzo Stanga Rossi e la Chiesa di San Luca, la chiusura ideale del tour a Cremona.
Ci sono davvero tanti altri posti che meriterebbero una visita, come il Teatro Ponchielli o la rinascimentale Chiesa di San Sigismondo fuori dal centro. In un giorno è difficile vedere tutto, ma Cremona vale davvero una visita!