Partenza dal porto di Genova con la nave Suprema della flotta GNV. L’imbarco è alle ore 19. Orario pressoché confermato anche se andrà meglio al ritorno dal porto di Palermo. La nave è molto bella, la cabina decisamente spaziosa e pulita ed a bordo ci sono molte cose da fare. Numerosi caffè e ristoranti, sala cinema, sala giochi, mini club, discoteca, casinò, sala per gli spettacoli, piscina.
Arrivati a Palermo, occorrono un paio d'ore scarse di macchina (la maggior parte del percorso su autostrada) per raggiungere San Vito lo Capo. La città è molto movimentata con una via centrale che la sera diventa pedonale e viene invasa da un fiume di turisti.
L'albergo scelto per il nostro soggiorno è l'hotel Perla Gaia. Struttura di recentissima apertura, molto carina, in stile ultramoderno, proprio come appariva sulle foto di Booking, tramite il quale abbiamo eseguito la prenotazione. Personale gentilissimo e molto disponibile. Poche camere (credo 9 in tutto) molto ampie e belle, numerosi servizi a disposizione della clientela, vedi bike, ombrelloni ed asciugamani per eventuali escursioni. A circa 400 metri c'è un parcheggio a pagamento H24 (parcheggio Sugameli), collegato all'hotel, al quale ci appoggeremo per parcheggiare la nostra auto. Praticamente 8 giorni pieni per un totale di 24 euro.
A questo punto comincia la nostra vacanza tra mare, escursioni, mangiate e piccoli giretti in macchina per visitare le città e le zone nei dintorni. L'hotel Perla Gaia dispone di una convenzione con i bagni "La Dolce Vita", situati proprio di fronte, e nei giorni in cui rimaniamo a San Vito per goderci il suo mare meraviglioso sfruttiamo, appunto, la convenzione: 2 lettini ed un ombrellone per tutto il giorno, 10 euro. Perfetto.
Il weekend, nonostante non sia ancora né Luglio e né Agosto, comincia ad essere inaffrontabile. Il litorale di San Vito, sebbene lungo un paio di km, si affolla di turisti, tanti, troppi turisti. Siamo a fine Giugno e non oso immaginare cosa succederà tra una decina di giorni. Se possibile, quindi, nel fine settimana meglio approfittarne per organizzare una gita o un'escursione.
La nostra idea è trascorrere la giornata alla Riserva naturale dello Zingaro. Ci sono due sistemi per farlo, via terra oppure via mare. Noi scegliamo il primo. Lasciamo la nostra macchina in un grande parcheggio sterrato, a pochi metri dall'ingresso Nord della Riserva. Biglietto di ingresso: adulti 5 euro e la nostra bimba (6 anni) gratis, anche se sul sito ho visto che i bambini fino a 14 anni pagano 3 euro.
Esistono diversi percorsi per raggiungere l'altro ingresso (lato Sud) che dista circa 7 km in totali. Percorsi di varia difficoltà, che passano più o meno a ridosso della costa. Noi ci fermiamo nei primi due, il primo dopo circa 15 minuti di cammino ed il secondo altri 15 minuti. Durante la camminata tanta vegetazione, ma non un albero, né un qualsiasi riparo dal sole. Per una famiglia con bambini relativamente piccoli le prime due tappe sono onestamente più che sufficienti.
Se il mare a San Vito ci aveva già entusiasmato, qui ci ha letteralmente lasciato a bocca aperta. Sono zone incontaminate, con spiagge per lo più di ciottoli, dove occorre arrivare attrezzati con scarpe comode, ombrellone, acqua e cibo perché l'ultimo chiosco lo si trova all'ingresso e poi il nulla. Il mare ha dei colori e delle gradazioni meravigliose, in acqua si viene circondati da numerosissimi pesciolini, di taglie diverse che non sembrano per nulla preoccupati della nostra presenza. Meraviglioso. Se ci si allontana di qualche metro da riva raggiungendo un fondale più scoglioso, con una maschera si possono vedere decine e decine di pesci. Una sorta di mini barriera corallina.
Il secondo giorno del weekend lo impegniamo con un'escursione organizzata alle isole Favignana e Levanzo. Due isole del gruppo delle Egadi, poste al largo della città di Trapani. Per le vie di San Vito veniamo avvicinati da decine di compagnie che effettuano questo tipo di escursione ed alla fine ci ha fatto una buona impressione la Blu Lines. Adulti 39 euro (più un contributo ambientale di 1.50 euro) e bambini fino a 6 anni gratis.
Questo è il programma: partenza alle 09.30 dal porto di Trapani, arrivo a Favignana, giro turistico con guida ed un'ora di tempo libero, ripartenza e sosta in una caletta per un tuffo dall'imbarcazione, sempre al largo altra sosta per un buonissimo pranzo offerto dal Comandante (antipastino, penne al pesto trapanese, macedonia, pane, acqua e vino), arrivo a Levanzo, giro per il piccolo borgo di pescatori, ripartenza, seconda sosta per un altro tuffo dall'imbarcazione, quindi si torna verso Trapani con arrivo intorno alle 18. Giornata bella e divertente.
Un'altra giornata non solo balneare è dedicata alla visita di Erice. Un borgo meraviglioso arroccato a circa 700 metri slm che domina l'intera città di Trapani ed il suo golfo. Per raggiungere il borgo esistono due modi: in una ventina di minuti si può percorrere con l'auto gli 8 km abbondanti di tornanti, oppure fare come noi, lasciare la macchina in un parcheggio a pagamento (3.50 euro per l'intera giornata) adiacente l'impianto di risalita che, con una funivia panoramica, ci ha portati su in cima in una decina di minuti. Il "Funierice Service", costa, andata e ritorno, 9 euro per adulto e 4 euro per i più piccini (3-16 anni).
Merita un passaggio la storica pasticceria Maria Grammatico dove trovare i veri dolci della tradizione siciliana, dai cannoli alle cassate, alla pasta di mandorla e tanto altro ancora.
Il nostro tour prosegue fino all'ora di cena. Abbiamo scelto La Pentolaccia, un caratteristico e tipico locale siciliano dove abbiamo mangiato molto bene e ad un prezzo decisamente onesto.
La nostra vacanza prosegue sulla costa sanvitese dove alterniamo più o meno brevi tour in macchina a rilassatissime giornate all'insegna del sole, del mare e del cibo. Per le pause pranzo vicine al nostro stabilimento ci siamo appoggiati spesso ad un locale nella centralissima via Savoia, il caffè Savoia appunto. Un ottimo punto di riferimento dove poter gustare le prelibatezze del territorio, un giusto compromesso tra genuinità dei prodotti e livello del servizio. Partendo dal fatto che, dopo la pausa, vorremmo tornare al mare non troppo appesantiti, i nostri pranzi spaziavano tra insalate, piadine, panini (il mitico pane cunzato), gelati ed ovviamente granite. Tutto ottimo, tutto ad un prezzo onestissimo e con un servizio gentile, simpatico e disponibile.
Nelle giornate in cui non vogliamo staccarci da questo mare meraviglioso, mi occupavo io della piccola spesa da portare in spiaggia. Il riferimento, questa volta, è un piccolo alimentare a ridosso della passeggiata, il Jolly Market. Panini di ogni tipo preparati sul momento, frutta fresca e piccola gastronomia con le specialità siciliane. Sulla gentilezza e la disponibilità dei siciliani non credo sia più il caso di soffermarsi.
Le giornate al mare terminavano (quasi tutte) con un giro per il centro nell'ora in cui iniziavano i preparativi per le affollatissime serate. Immancabile la granita siciliana, la vera granita siciliana, gustata nella gelateria Belli Freschi. Un piccolissimo locale con pochi gusti, ma eccezionali. Un bicchiere medio con panna montata alla base, un abbondante strato di granita e dell'altra panna montata a chiusura. Esagerata! Vi consiglio, su tutte, la granita al gelso.
Prima di cena ci stava ancora un piccolo giro in bici (presenti in albergo) fino al faro, nel momento in cui il sole cominciava a sparire all'orizzonte. Magnifico!!! Le serate si sviluppavano lungo via Savoia dopo aver gustato, a cena, le prelibatezze locali. Qualche nome? La Lampara (anche convenzionato con il nostro hotel), Crik & Crok e l'arabeggiante Tha'am. Il meno intrigante e, forse, più turistico? U Sfizziusu.
Siamo praticamente arrivati alla fine della nostra vacanza, è il momento di ripartire, ma non prima di aver visitato il centro di Palermo nel nostro ultimo giorno in terra siciliana. Abbiamo a disposizione quasi l'intera giornata. Cominciamo con un lungo giro a piedi ammirando la Basilica, il Teatro Massimo, i Quattro Canti, la Vucciria, solo per ricordare i più famosi. Poi, nel pomeriggio, accontentiamo la pargola e ci godiamo la città in un giro in calesse di più di un'ora. Lo so, è tipicamente da turisti ed anche assurdamente costoso (50 euro), ma la nostra bimba, seduta davanti col "cocchiere", si è divertita un casino.
E' giunta l'ora dell'imbarco, puntuale e preciso, anche meglio dell'andata a Genova. Ci godiamo la traversata sentendo già la nostalgia dell'amata Sicilia.