Breve viaggio in Norvegia per fare trekking sul famoso Preikestolen vicino Stavanger.
Finalmente il tanto atteso viaggio è arrivato … Norvegia eccoci da te!!! Da premettere che noi siamo amanti dei posti freddi, della natura … quindi attendevamo con molta ansia questo viaggio prenotato 3 mesi prima con un’ottima offerta Ryanair (38 euro andata e ritorno)
Siamo partiti da Pisa e atterrati a Haugesund, una piccola cittadina abbastanza lontana da Oslo ma vicina alla nostra meta ; Stavanger e, più precisamente al Preikestolen!
Il viaggio da Haugesund a Stavanger con l'autobus di linea dura circa due ore, ci permette di ammirare paesaggi straordinari, attraversando una natura incontaminata che la fa da padrona.
Da menzionare la disponibilità degli autisti degli autobus, che molto cordialmente ci hanno aiutato durante tutti i trasferimenti.
Arrivati a Stavanger, scesi dall'autobus, ci siamo subito diretti a piedi verso il nostro alloggio, lo Skansen Hotel (Skansegaten 7), che raggiungiamo con una passeggiata di 10 minuti. L'albergo è piccolo, spartano e senza reception, infatti tutte le operazioni di check-in, check-out e quant'altro si effettuano presso il vicinissimo e più lussuoso Victoria Hotel. Presso il Victoria inoltre, possiamo fare la nostra colazione, che è squisita e abbondante.
Giunti in albergo, dopo aver lasciato i bagagli, decidiamo di fare un giro per la città, alla scoperta di questo piccolo centro, che fonda la sua economia sull'industria petrolifera. Scopriamo che un tempo l'economia di questo paese era basata sulla pesca e vendita delle aringhe. C'è infatti anche un museo dedicato all'industria della conservazione e inscatolamento delle aringhe. Visitiamo il bellissimo parco con laghetto, sovrastato dalla cattedrale, e ci facciamo incantare dal cigno che nuota nel lago. Dopo aver rubato qualche scatto al cigno, proseguiamo la nostra passeggiata e, dopo essere passati vicino al porto e al mercato del pesce, iniziamo a salire per la città vecchia. Old Stavanger è costituita da tante piccole casette colorate, e quello che salta all'occhio è la pulizia e l'ordine che si trova in questo angolo di città. Tutto sembra surreale per l'attenzione che viene data ai minimi particolari.
Dopo aver fatto una bella camminata, stanchi anche del viaggio, decidiamo di tornare in albergo e di andare a dormire presto. La mattina seguente ci aspetta una bella escursione, il motivo principale del nostro viaggio: la scalata al Preikestolen.
Usciamo di buon ora dall'albergo, e dopo una ricca colazione al Victoria Hotel, ci dirigiamo al molo dove alle 08.00 partirà il traghetto per Tau (circa 40 minuti), prima meta da raggiungere per arrivare al pulpito. Arrivati a Tau, prendiamo un bus che in circa 20 minuti ci porta al parcheggio da cui partiremo per la scalata. Il percorso, stimato in circa due ore, prevede una scalata non troppo difficoltosa, ma comunque impegnativa. Appena scesi dal bus , ci mettiamo subito in cammino. La salita, inizialmente è molto ripida e, anche se è mattina presto (sono infatti circa le 09.00), incontriamo già alcune persone che sono sulla strada del ritorno. Dopo una bella camminata, che alterna salite ripide, gradoni da superare sui quali arrampicarsi, tratti di percorso meno ripidi e più rilassanti, attraversamenti di zone acquitrinose, arriviamo finalmente in cima. Le due ore che ci erano state pronosticate per salire, ci sono volute tutte. Lo spettacolo è mozzafiato, e riusciamo a goderci a pieno la magnificenza del fiordo, anche perché sono ancora poche le persone che hanno raggiunto la meta.Scattiamo un'infinità di foto e poi ci fermiamo un momento ad ammirare il panorama. Proviamo anche ad azzardare, non senza paura, e ci avviciniamo allo strapiombo, potendo cosi ammirare da vicino cosa significa essere a 604 metri di altezza e non avere intorno nessuna protezione. Decidiamo di consumare i panini che ci eravamo preparati e quindi ci sediamo per terra, in una zona un poco riparata dal vento, che quassù è veramente forte.Il tempo in cima al Preikestolen sembra volare, e tra un foto e l'altra, ci rendiamo conto che si son fatte quasi le 14.00. Le persone che hanno raggiunto il pulpito si sono moltiplicate e sembra quasi che non ci sia più spazio per nessuno. Decidiamo quindi, con rammarico, di tornare verso la base, anche perché siamo soggetti ai mezzi pubblici e l'ultimo autobus che parte per tornare indietro è alle 17.00 circa. Percorriamo quindi il percorso al contrario e notiamo con stupore, che seppure le condizioni meteo stiano velocemente cambiando in peggio (noi siamo stati fortunati e abbiamo trovato una splendida giornata soleggiata), ci sono ancora molte persone che stanno salendo.
Giunti al punto di partenza/arrivo, notiamo che il bus per il traghetto è già in attesa e quindi ci accingiamo a salire. Dopo venti minuti circa siamo di nuovo al molo per prendere il traghetto e nel giro di poco ci ritroviamo a Stavanger. Purtroppo, la nostra magnifica gita, è già terminata.
Al rientro in città siamo distrutti, e dopo aver mangiato velocemente in centro, ci ritiriamo in albergo per andare a dormire e ricordare nei nostri sogni la spettacolare esperienza vissuta durante il giorno.
Ci rimane un ultimo giorno da trascorrere in questo angolo di mondo, prima di tornare in Italia, e lo dedichiamo ad una visita un po' più approfondita della città. Oggi è domenica, e nel piccolo porto sono approdate due enormi navi da crociera che hanno fatto popolare la città di turisti.
Dopo la consueta abbondante colazione, ci addentriamo nella Old Stavanger e andiamo a visitare il museo della Sardina (Norsk Hermetikkmuseum). Ci spiegano che con lo stesso biglietto di ingresso, possiamo visitare anche il museo marittimo, cosa che faremo subito dopo.
Il museo è carino e, considerato l'elevato numero di persone che sono entrate insieme a noi, organizzano un breve tour guidato in inglese, con spiegazione dei vari processi produttivi. All'interno ci sono tutte le attrezzature dell'epoca per l'affumicatura e l'inscatolamento. La visita dura un'oretta e il tempo passa piacevolmente.Terminata la visita del museo, passeggiamo ancora un po' per la città vecchia, poi scendiamo di nuovo al porto e andiamo a visitare il museo marittimo. All'interno troviamo foto, reperti e modellini vari. Il museo è all'interno dei vecchi magazzini del porto. A nostro avviso non è molto entusiasmante, ma è sicuramente molto ben fatto e molto curato. Piacevole da visitare se avete del tempo da trascorrere a Stavanger.
Ci dirigiamo poi alla cattedrale, anche qui ingresso a pagamento, ma prezzo modico (circa 3 E a persona). La cattedrale è affacciata sul laghetto ed è molto affascinante. Facciamo un giro all'interno, scattiamo molte foto e ammiriamo le belle opere che sono presenti. Sicuramente la cattedrale è molto modesta rispetto alle nostre chiese, ma merita comunque di essere visitata.
Girando in città abbiamo notato che al porto era ormeggiata una nave di Greenpeace, e quindi ci siamo avvicinati. Con nostra sorpresa abbiamo scoperto che era possibile visitarla e cosi abbiamo fatto. Siamo saliti a bordo, dove l'equipaggio ci ha accolto e ci ha fatto fare un bel giro di tutta la nave, fornendoci tantissime spiegazioni, sulla vita di bordo e sulle attività di Greenpeace.Scesi dalla nave, ci siamo fatti un giro per alcuni negozi in cerca di qualche souvenir e, prima di rientrare in albergo siamo rimasti a contemplare un favoloso tramonto dalle mille sfumature di rosso.
Oggi è l'ultimo giorno qui in Norvegia. Con grande tristezza alle 12:00 prendiamo l'autobus che ci riporterà a Haugesund. Il nostro volo però partirà nel tardo pomeriggio e cosi decidiamo di visitare questa piccola cittadina famosa per essere la città dei vichinghi.
Purtroppo il nostro tempo qui è finito ed è ora di salire sull'aereo che ci porterà a casa.