La Dalmazia è una delle più belle regioni croate e la destinazione turistica più popolare. La regione della Dalmazia è situata nella Croazia meridionale, dalla costa del Mar Adriatico fino al confine con la Bosnia-Erzegovina. Il cuore della Dalmazia è Spalato (Split); ma ci sono anche altre città di grande importanza e bellezza come Zara (Zadar), Trogir, Sebenico (Šibenik), Makarska e Dubrovnik.
Molte località in Dalmazia sono inserite nel patrimonio dell'Unesco, come il palazzo di Diocleziano a Spalato, la pianura a Stari Grad sull'isola di Hvar, la città vecchia di Dubrovnik, il centro storico di Trogir. La Dalmazia è famosa in particolare per la sua affascinante natura, tipicamente mediterranea, i cibi squisiti, i vini rinomati e il clima mite. La Dalmazia non è solo mare e costa, ma anche storia e testimonianze antiche. Il nostro viaggio vuole soprattutto scoprire le sue ricchezze storiche.
31 maggio
DUBROVNIK (Ragusa)
Fondata pare dai fuggiaschi romani di Epidaurum (l' attuale Cavtat) nel VII sec, fu dominata dai bizantini e poi da Venezia (1205-1358), conseguendo una formale indipendenza dopo il 1382 e nel XV e XVI sec arrivò ad avere una flotta di 500 navi. Incastonata nell' Adriatico è stata sino allo scoppio della guerra del 1991 una delle mete del turismo in Dalmazia per la bellezza dei suoi monumenti, la grandiosità delle sue mura, il piacere di vivere in un ambiente accogliente ed elegante.
Arriviamo al bus terminal di Dubrovnik alle 19 passate e in taxi arriviamo alla porta Pile, quella principale di accesso al centro antico, l' accesso è solo pedonale. Dobbiamo portare noi i bagagli e ahimè il nostro mini appartamento si trova nella parte alta;.Sapevo delle varie scale di Dubrovnik ma la realtà è veramente dura come dura è la fatica per salirle anche perché ci indicano quelle che vanno "direttamente" vincendo il dislivello in un' unica soluzione, a Villa Vesna! L' appartamentino, anch' esso al piano terra come quello di Spalato, situato in una caratteristica corte, è completo di tutto e arredato in modo minimale. La salita si rileva un buon allenamento per le nostre gambe ma per fortuna la discesa che effettuiamo dopo verso il centro antico è agevole! Arriviamo in piazza della Loggia alla fine della famosa Stradun (il nome deriva dal veneziano e significa "stradone, strada larga"), l' ampia via chiamata anche Placa, che attraversa la città da ovest ad est delimitata da cortine di palazzi costruiti dopo il terremoto del 1667 e oggi gremita di bar e caffè. Su Piazza della Loggia troneggia la Torre dell' orologio che oltre a quello a quadrante e lancette ne mostra uno a caratteri luminosi, si affacciano anche la chiesa di S. Biagio e il Palazzo Sponza che ospita l' Archivio di Stato.
Ceniamo in un caratteristico ristorante all' aperto vicino alla chiesa di S. Biagio e dopo passeggiamo per lo Stradun dove Bianca adocchia un negozio di Max Mara, suo fornitore ufficiale di moda;.Andiamo poi al porticciolo molto caratteristico di sera! Torniamo a casa risalendo le graziose ed eleganti scale barocche disegnate da Pietro Passalacqua, simili a quelle di Trinità dei Monti a Roma, che sfociano sul piazzale della Chiesa dei Gesuiti poi, percorrendo comodi gradoni, arriviamo dolcemente a casa!
C' è tanto da vedere, domani scopriremo Dubrovnik!
1 giugno
La posizione dell' appartamentino è incredibile, a ridosso delle famose mura di Dubrovnik ma abbastanza lontano dal centro affollato. Tutto sommato la "scalata" di ieri ci viene ripagata da questa location veramente particolare.
Di buon' ora ci incamminiamo verso le famose scale che ci facilitano la discesa verso il centro dove facciamo colazione (potevamo benissimo farla a casa dove c' è tutto l' occorrente the, caffè ma non qualcosa di solido) in un bar al porto con buoni dolci ed ottimo caffè quasi napoletano, quasi;. Ben rifocillati ci avviamo alla scoperta delle mura di Dubrovnik.
Qualche notizia sulle mura.
1.080 gradini da salire a partire da tre accessi (da Porta di Pile, via San Domenico o dal Museo del mare) per raggiungere la sommità della cinta muraria meglio conservata del Mediterraneo e concedersi quasi due chilometri di passeggiata in compagnia dei gabbiani ma a senso unico. Le pareti delle mura della città che collegano gli ingressi hanno un totale di 1.080 gradini che comprende i tre ingressi. Tutta Dubrovnik ha 5.423 gradini! Furono costruite nel X secolo e fortificate nel 1453, rinforzate sino al XVI sec e sopravvissero persino a un enorme terremoto nel 1667.
Il fronte verso terra ha uno spessore da 4-6 rinforzato da 10 bastioni semicircolari metri mentre quello verso il mare hanno torri di forme diverse.
Ognuno dei quattro angoli della città vecchia ha una propria fortezza, la torre Minceta, la Fortezza di Revelin, la fortezza di San Giovanni e il bastione Bokar.
Entriamo dall' ingresso vicino a Porta Pile ed inizia un' esperienza che ci resterà impressa nella memoria. Un percorso a oltre venti metri d'altezza che attraversa torri e bastioni, si affaccia all'interno sulla città e all'esterno sul mare Adriatico.
Da quassù lo sguardo abbraccia la città antica, il vecchio porto e la costa fino all'isola di Lokrum spingendosi sull' Adriatico. Nel 1991 e 1992 caddero le duemila bombe che distrussero buona parte di Dubrovnik ma le perfette geometrie della città, ricostruita fedelmente dopo i bombardamenti, dall'alto sono talmente affascinanti che non si può che restarne ammirati. I tetti sopravvissuti sono di un rosso-argilla antico;.. Le stradine perpendicolari allo Stradun sono popolate di minuscoli caffè e art bar o gallerie d'arte e in cui - tempo permettendo - anche le scalinate che si inerpicano verso la parte alta diventano parte dell'arredamento. La visita ci ha preso quasi tutta la mattinata e si conclude idealmente, dopo aver pranzato, in cima al monte Srdj (Sergio), che si raggiunge in funivia la cui stazione si trova poco lontana. Uscendo dal centro attraverso Porta Ploce arriviamo dopo pochi minuti alla stazione inferiore della funivia, simbolo del turismo raguseo d'una volta (costruita nel 1969) che non era in funzione dai recenti conflitti bellici del 1991, ma grazie all'investimento di cinque milioni di euro per il suo rinnovamento, oggi di nuovo brilla nel suo splendore originario offrendo anche due terrazze panoramiche, un negozio di articoli da regalo e uno snack bar. Ci informano che prossimamente sarà aperto anche un anfiteatro che potrà contenere 250 persone, adatto ad ospitare vari eventi. In soli quattro minuti, a bordo della moderna cabina che può ospitare trenta persone, si raggiunge l'altitudine di 405 metri del monte Sr?j (Sergio), da dove è possibile godere di un indimenticabile panorama mozzafiato su Dubrovnik.
Dopo questa meravigliosa esperienza ci dirigiamo al porto per imbarcarci sul battello che ci porterà all' isola di Lokrum coperta di verde lussureggiante a soli 700 metri dalla costa di Dubrovnik. Nel XVII secolo l'isola era utilizzata come zona di quarantena per prevenire il diffondersi di malattie contagiose. Ad insediarsi per primi sull' isola furono nel 1023 i monaci benedettini che vi fondarono un' abbazia ricostruita nel XIV sec e poi crollata nel terremoto del 1667. Nel 1859 l' Arciduca Massimiliano d' Asburgo vi fece costruire un palazzo e restaurò il chiostro in seguito adibito a Museo di Scienze Naturali. Durante l'occupazione Francese dell'isola i Francesi edificarono una cittadella fortificata chiamata Fort Royal sul punto più alto a 91 m sopra il livello del mare : oggi è un belvedere che offre una vista spettacolare sull'isola e città di Dubrovnik. Decidiamo di arrivare in sommità ma l' impresa si rivela presto ardua! L'escursione è impegnativa, il sentiero fino al forte è molto ripido e roccioso quindi dobbiamo fare molta attenzione ma una volta arrivati in cima la nostra fatica viene premiata non tanto dai resti diroccati del forte ma dagli splendidi punti panoramici! Dopo aver riposato torniamo giù e incontriamo un pavone che ci fa festa col tremito della sua coda! I pavoni di Lokrum, importati dalle Canarie 150 anni fa, sono una delle attrazioni principali dell'isola. Bellissimi e amichevoli accolgono i turisti e spesso li accompagnano nella loro esplorazione dell'isola. Lokrum è stata usata per girare scene della serie "Il trono di Spade" ed in un allestimento museale proprio su questa serie mi faccio fotografare sl famoso "trono"!. E' l' ora di cena: di nuovo al ristorante di ieri e lungo la strada incrociamo una "ronda storica" ovvero due gendarmi in costume con alabarde ed un tamburino! Fanno parte dell' apparato per turisti fornito da Dubrovnik! Come fa parte anche la musica, peraltro ottimo jazz, dinanzi ad un bar.
A casa per un riposo ristoratore!
2 giugno
Oggi visita della città. Passiamo per Piazza Gundulic dove in mattinata si svolge il mercato popolare di frutta. Si trova sul lato meridionale dello Stradun , proprio dietro la Cattedrale di Dubrovnik, con edifici eleganti e numerosi negozi e ristoranti. Al centro si erge il monumento del famoso poeta del XVIII sec Ivan Gunduli? . Sul piedistallo del monumento ci sono alcuni rilievi di bronzo raffiguranti le scene di Osman, la famosa poesia di Gundulic. Facciamo colazione con un gustoso misto di frutti di bosco che alcuni venditori espongono sulle loro bancarelle.
Percorriamo lo Stradun fino alla piazza che si apre subito prima di Porta Pile dove vediamo la Fontana Grande di Onofrio monumento fra i più celebri della città. Fu realizzata nel 1438-44 dall' architetto napoletano Onofrio de la Cava incaricato di progettare il sistema di approvvigionamento idrico della città. In origine era a due piani ma quello superiore fu abbattuto dal terremoto del 1667.
Nei pressi c'è la Chiesa del Salvatore la cui facciata è un interessante esempio di architettura rinascimentale veneto-dalmata e il convento francescano iniziato nel 1317 completato quasi un secolo dopo e rifatto dopo il terremoto del 1617. Integro è rimasto il chiostro che nelle forme documenta il passaggio dal romanico al gotico (lo si nota dai capitelli delle colonne) al cui centro si trova una fontana del XV sec. Da uno dei suoi lati si accede alla farmacia, attiva dal 1317, in cui si ammirano esposti su antichi scaffali, alambicchi, mortai, strumenti di precisione e bei vasi decorati. Procediamo verso Piazza della Loggia fino al Palazzo Sponza, un magnifico edificio rinascimentale del XVI sec, con un cortile interno e un' elegante loggia poggiata su sei colonne. In origine sede della Dogana e oggi ospita gli Archivi di Stato. I magazzini doganali hanno nomi di santi mentre sull' arco sul fondo troneggia la scritta:
FALLERE NOSTRA VETANT ET FALLI PONDERA
MEQUE PONDERO CUM MERCES PONDERAT IPSE DEVS
(I nostri pesi non permettono l'imbroglio o il trucco.
Quando misuro le merci che il Signore misuri con me.)
Difronte c'è la Chiesa di San Biagio, protettore della città, ricostruita nei primi decenni del '700 secondo il progetto seicentesco che conserva molte opere d' arte in stile barocco. Di fianco la piccola Fontana d' Onofrio del 1438 e poco più avanti la statua di Marino Darsa, in croato Marin Drzi? (Ragusa di Dalmazia, 1508 - Venezia, 2 maggio 1567), un commediografo, poeta e drammaturgo croato. Iene poi il Palazzo dei Rettori per secoli sede delle più importanti istituzioni governative della Repubblica di Dubrovnik. Costruito agli inizi del XV sec sul sito di una fortezza medievale e progettato dal già citato precedentemente architetto Onofrio de la Cava Nella piazza sorge la Colonna d'Orlando del 1418, una raffigurazione in pietra del leggendario Rolando, protagonista della più importante opera letteraria del medioevo europeo, la Chanson de Roland, ma che ha anche un valore molto più ampio in quanto è riconosciuto simbolo dell'indipendenza e della libertà della città: sulla sua cima, infatti, per quattro secoli ha sventolato la bandiera della Repubblica. L'aspetto attuale della colonna è quello degli inizi del XV secolo e rappresenta un'importante testimonianza della scultura di quel periodo storico.
Procediamo fino alla Cattedrale realizzata dopo il terremoto del 1667 dagli architetti romani Andrea Buffalini e Paolo Andreotti. Ha tre navate, tre absidi e ospita sull' altare maggiore troneggia una gigantesca Assunta di Tiziano.
Andiamo al porto per rifare il tour sul semi-sommergibile anche se probabilmente sarà una delusione, ma che importa, ci piace giocare. Stavolta il colore del natante è giallo ben intonato alla "Beatles" memoria! Al ritorno incrociamo una moltitudine di canoisti!
Ci allunghiamo ai Lazzaretti. Nel Medioevo, l'Asia e l'Europa furono devastati da epidemie di malattie incurabili come peste e malaria. A causa del commercio marittimo, Dubrovnik non è stata risparmiata da queste epidemie. Nel 1527, la peste in un solo colpo fece 20 mila vite. I Lazzaretti sono posti all'entrata orientale della città e presentano edifici imponenti e consentivano l' attracco a grandi imbarcazioni. Avevano grandi magazzini per le merci e bestiame, e ambienti per ospitare mercanti e viaggiatori in isolamento.
Oggi i lazzaretti hanno diversi scopi di svago, commercio e intrattenimento e nelle vicinanze non manca un lido balneare molto raffinato.
Torniamo in città ed assistiamo ad un a curiosa esibizione, per la gioia dei turisti, di variopinti pappagalli mostrati da una ragazza con un costume da pseudo-pirata con tanto di pistolone alla cintura;;mah;
La cena la consumiamo in un locale posto in una delle tante traverse dello Stradun, il Konoba Dundo Maroje (taverna Zio Maroje) un ristorante piccolo e intimo ma anche con tavoli all'aperto disposti lungo la stradina, e un luogo piacevole per trascorrere una notte d'estate, optiamo per questa soluzione. Tutto a base di pesce e che pesce! Dopo la cena un buon gelato (in Croazia fanno dei gelati ottimi e giganteschi!) e poi assistiamo ad uno spettacolo di luci e musica in Piazza della Loggia. Domani torniamo in Italia ma Dubrovnik ci saluta con lo sfilare della Ronda storica, giusto commiato da questa terra piena di storia e paesaggi fantastici! Ma torneremo al più presto per godere del suo splendido mare!