Lisbona è una città non troppo grande, ma neppure tanto piccola: se amate camminare il consiglio è quello di non farvi ingannare dalle mappe; essendo costruita su sette colli è veramente difficile programmare a priori gli spostamenti a piedi..quindi preparatevi ad un continuo sali e scendi e andate con calma nel migliore spirito portoghese, ma non troppo! Sul lungofiume è possibile noleggiare biciclette (ma attenzione a non farvi rubare il sellino). Il nostro consiglio è di esplorare la città perdendosi tra i vicoletti ma se siete stanchi o semplicemente curiosi potete salire su uno degli Elevadores, da dove potrete ammirare il panorama.
Arriviamo a Lisbona di domenica mattina e con nostra sorpresa troviamo una città mezza vuota, silenziosa e tranquilla. Il cielo è grigio e dopo una prima passeggiata esplorativa nei dintorni dell'ostello (zona Marquês de Pombal, abbastanza centrale), tra cui il Parque Eduardo VII, visto che ha iniziato a piovere ne approfittiamo per visitare il Museo Calouste Gulbenkian. La sera decidiamo di cenare in un piccolo locale per nulla turistico dalle parti di Rossio, in centro: proviamo il famoso bacalhau à braz, ottimo, mangiamo fino a saziarci e spendiamo pochissimo. Assaggiamo anche la ginjinha, un liquore a base di amarena e dopo una passeggiata digestiva torniamo in ostello.
Visitiamo il Castelo de São Jorge, da cui si gode di una vista spettacolare sulla città, e ci perdiamo tra i deliziosi vicoletti di Alfama, il cuore di Lisbona. Non ci facciamo mancare una visita al celebre Miradouro de Santa Luzia e a quello di Portas do Sol. La cattedrale, detta Sé, è a due passi, semplice nella sua imponenza. Nel pomeriggio facciamo un giro a Graça, per goderci il tramonto da un altro Miradouro. Abbiamo macinato davvero tantissimi chilometri e la sera decidiamo di provare un altro ristorantino tipico e senza pretese, e anche questa volta non restiamo delusi: la cucina portoghese ci ha davvero conquistati!
Raggiungiamo la splendida Praça do Comercio, affacciata sul fiume Tejo (che gli abitanti chiamano mare data la sua grandezza) e decidiamo di provare l'esperienza del giro sul mitico tram 28: all'inizio c'è un po' di ressa perché siamo davvero in tanti e bisogna avere mille occhi ma poi molte persone scendono e possiamo goderci il viaggio su e giù per i vicoli di Lisbona. Visitiamo le zone tra Estrela, Lapa e Alcantara per apprezzare la Lisbona meno turistica. Tornati in centro, passeggiamo per il Bairro Alto, vecchio quartiere popolare vivace e pieno di stimoli.
Dedichiamo la giornata all'esplorazione della zona di Belém: per prima cosa facciamo una seconda colazione nella più famosa pasticceria della città con i famosi pasteis de nata. Poi visitiamo il Mosteiro dos Jeronimos, il Padrão dos Descobrimentos e la Torre di Belém, tutti a distanza ravvicinata, che celebrano l'importante passato del Portogallo. Dopo pranzo ci godiamo una visita al Museu Coleção Berardo, sempre gratuito, proprio lì accanto.
L'ultimo giorno visitiamo Chiado e i resti del Convento do Carmo, crollato in gran parte durante il terribile terremoto del 1755. Nel primo pomeriggio raggiungiamo l'aeroporto: purtroppo la nostra vacanza è terminata ma Lisbona ci è davvero rimasta nel cuore!