Istanbul è una città ricca di fascino, sospesa fra Europa e Asia, fra passato e presente. Fondata oltre 5000 anni fa, fu capitale di due degli imperi più potenti del passato, quello bizantino e quello ottomano: ogni sua pietra è intrisa di storia. Oltre alle vestigia di un illustre passato, c'è poi una città viva, che si sta reinventando come moderno centro di vita notturna, gastronomia e shopping. L' unica soluzione per coglierne l' essenza mutevole è tornare.
31 agosto
Arriviamo all'aeroporto Ataturk di Istanbul in perfetto orario e con un pulmino di una compagnia che effettua servizio di collegamento con il centro della città. Prenotiamo anche il ritorno......che sarà molto, molto avventuroso, capirete perchè alla fine del diario... Arriviamo all' Hotel Avicenna posto nel centro della città, nel quartiere di Sultanahmet, a poca distanza da Santa Sofia e dalla Moschea Blu.
Decisamente l' albergo è molto carino: è una casa tradizionale in legno del 19 ° secolo che è stata trasformata in un elegante hotel nel 1990 e completamente ristrutturato nel 2008. L'hotel offre un comfort esclusivo e un servizio completo con un tocco personale.
I tessuti di lusso di fabbricazione esclusiva, arricchiscono le camere con delicata combinazione di figure tradizionali ottomane e moderne. Una rapida sistemata ai bagagli e... a noi, e subito in marcia per le vie di Istanbul: destinazione l' ufficio delle informazioni turistiche che si trova nelle vicinanze dell' albergo e dopo la Stazione Sirkeci famosa per essere punto di partenza ed arrivo del famoso Orient Express, il treno passeggeri a lunga distanza messo in servizio dalla Compagnie Internationale des Wagons-Lits che collegava Parigi gare de' l' Est a Costantinopoli (l'odierna Istanbul). Iniziato nel 1883, il servizio si interruppe per le guerre mondiali fra il 1914 e il 1921 e fra il 1939 e il 1945, per cessare definitivamente nel 1977 a causa della concorrenza dei trasporti aerei. L'Orient-Express rimase un servizio quotidiano Parigi-Vienna fino alla riduzione del tragitto nel 2007 e alla definitiva cancellazione il 14 dicembre 2009. Ci dirigiamo verso la costa e già vediamo stagliarsi le imponenti forme della Moschea Blu e di santa Sofia che visiteremo in seguito. Percorriamo l' Alemdar Caddesi, l' Ebussuut Caddesi, l' Ankara Caddesi fino a raggiungere la Sirkeci Station che risale al 1890 ed è un ottimo esempio di progettazione orientalista europeo, fatto da una combinazione di granito, marmo e pietra. Gli interni poi richiamano motivi decorativi orientali molto eleganti. Il museo ferroviario di Istanbul è impostato anche all'interno la stazione Sirkeci. 300 oggetti sono in mostra tra cui mobili originali, modellini di treni e carrozze, fotografie e piani costruttivi. Continuando poi verso il mare eccoci al porto di Eminonu dai cui moli partono i traghetti della città e i battelli per la crociera sul Bosforo che faremo nei prossimi giorni. Il traffico è molto intenso sulla strada a doppia carreggiate che costeggia il litorale.La zona, molto vivace, per le moschee, i mercati, i magazzini che vendono di tutto, dai pretzel (ciambelle di origine tedesca) agli orologi contraffatti. Torniamo all' hotel per il pranzo e anche per cambiarci d' abito: fa abbastanza caldo!
Con la metropolitana cosiddetta di "superficie", che altro non è che un tram veloce molto efficiente negli orari, con aria condizionata e soprattutto "profumato"attraversiamo il ponte Galata fermiamo alla fermata di Karakoy e arriviamo a Beyoglu con la funicolare denominata Tunel che sale su un ripido pendio. Costruita dai francesi nel 1874, è una delle funicolari più antiche del mondo. Su in cima saliamo sull' allegro vagone rosso del tram d' epoca, anticamente a cavalli, elettrificato nel XIX secolo , diventato un simbolo della città, che percorre la variopinta ed affollatissima Istikal Caddesi, schivando miracolosamente i pedoni e con aggrappati "scugnizzi" che io chiamo "turchesi". Dopo Barcellona e San Francisco è il terzo tram d' epoca! La piazza Taksim dove termina la corsa è molto viva e piena di negozi. In serata torniamo con il tram (abbiamo il biglietto cumulativo Akbil, ricaricabile secondo le esigenze) ammiriamo le moschee illuminate come pure illuminato è il nostro albergo e gli edifici circostanti. Ceniamo al ristorante posto sul roof garden dell' hotel godendo di una suggestiva vista sul Bosforo ascoltando la preghiera del muezzin.
1 settembre
Abbondante colazione nel particolarissimo patio dell' hotel e poi subito ci dirigiamo alla moschea Blu. La moschea deve il suo nome alle ceramiche blu di Iznik che ne rivestono l' interno. Iniziata nel 1606 fu costruita sopra i resti del palazzo di Costantino per sottolineare la supremazia dell' Islam sulla Bisanzio cristiana. Poco distante c' è un tranquillo parco, l' Ippodromo bizantino che poteva accogliere fino a 100.000 persone. In origine nello stadio si ergevano quattro cavalli in bronzo che furono trafugati dai crociati nel 1204 e collocati poi sulla facciata della basilica di san Marco a Venezia. Una capatina all' Arasta (o bazar della Cavalleria in quanto alloggiato nelle ex scuderie ottomane) il luogo migliore dove acquistare souvenirs. Ci spostiamo sempre in tram di nuovo nella zona di Eminonu per visitare la moschea Rustem Pasha edificata nel 1561, coperta sia all' esterno che all' interno di ceramiche di Iznik dai colori intensi; gallerie e finestre inondano di luce l' interno. Vicino si trova il bazar egiziano detto anche Mercato delle Spezie pieno di negozi dove si possono acquistare souvenirs, appunto spezie da i lokum, delizia turca, a fiale di zafferano, da pistacchi e mandorle a caffè o incenso ma anche costumi per la danza del ventre!
Torniamo indietro per la visita al Palazzo Topkapi, dove viveva il sultano con le diverse mogli e migliaia di servitori, non solo residenza reale ma anche centro di governo. Il palazzo ora museo è composto da mirabili edifici, tra cui l' intrigante harem, che ospitano collezioni stupende tra cui la sontuosa raccolta di gioielli ma anche la religiosa reliquia dei peli della barba del profeta.....
La visita si protrae per molto tempo tante sono le meraviglie da vedere. Torniamo in albergo stanchissimi!
2 settembre
Ci svegliamo abbastanza presto per essere tra i primi visitatori di Santa Sofia, la chiesa della Divina Saggezza (Aya Sofya in turco), è una delle principali meraviglie architettoniche del mondo. Voluta dall' imperatore Giustiniano e completata nel 537 è giunta fino a noi, scampando a innumerevoli guerre e terremoti con le sue mura rosso cupo e la sua cupola centrale le cui dimensioni rimasero insuperate fino alla costruzione della basilica di S. Pietro a Roma 100 anni dopo. Per più di 900 anni Santa Sofia è stata sede del patriarca ortodosso di Costantinopoli. Nel 1934 è diventata un museo. La pianta è a forma rettangolare, pur essendo molto vicina ad un quadrato, poiché le sue dimensioni sono 71X77. Presenta tre navate, arcate divisorie in doppio ordine ed un'abside collocata in una posizione opposta rispetto all'ingresso, che esternamente ha una struttura poligonale. Un doppio nartece permette di giungere all'ingresso e di entrare nell'edificio. Facciamo il propiziatorio giro della mano nella colonna cosiddetta "sudante" dove racconta la leggenda l' imperatore Giustiniano poggiò la testa sulla sua superficie umida guarendo all' istante dall' emicrania. Io ci appoggio direttamente la mia di testa! Non si sa mai....Un altro edificio storico di Istanbul è la cisterna Basilica, situata a sudovest di santa Sofia. Questa grande cisterna sotterranea voluta da Giustiniano, per le sue numerose colonne alte 9 metri (336) che sorgono dall' acqua è stata denominata dal popolo come "il palazzo immerso" (Yerabatan). Due teste di Medusa usate come piedistalli sotto due colonne all' angolo nordovest sono oggetto di curiosità da tutti i visitatori del sito. No si sa l' esatto significato della loro collocazione. Un ottimo pranzo al ristorante indiano Dubb Ethnic che si trova affianco al nostro albergo e poi ci dirigiamo verso il porto dove ci aspetta la nostra guida che ci accompagnerà nella crociera sul Bosforo. Dopo la confusione del centro una gita in battello offre una prospettiva totalmente diversa della città. La nostra simpatica guida un arzillo personaggio che si chiama Atese (Fuoco!) ci illustra, con grande competenza devo dire, i vari edifici storici che si affacciano lungo le rive dal Museo di Arte Moderna al Museo della Marina alle varie Moschee e al famoso Palazzo di Dolmabahce. Il ponte sul Bosforo poi, inaugurato nel 1973, che con i suoi 1560 metri di lunghezza unisce l' Europa all' Asia, è il sesto ponte sospeso più lungo al mondo. Rientriamo in albergo, ci prepariamo per cenare in un caratteristico ristorante all' aperto che propone anche la famosa danza derviscia al suono della musica Sufi. Lo spettacolo offerto dai Dervisci rotanti è assolutamente intenso, emotivamente e spiritualmente. Il rituale prevede una danza rotatoria dove la mano sinistra è abbassata verso la terra mentre la mano destra è girata verso il cielo. Il danzatore diviene così il medium tra la terra ed il cielo. Per evitare il capogiro, il derviscio tiene la testa leggermente inclinata verso destra e gli occhi fissi sul palmo della mano sinistra. L'educazione di un derviscio è particolarmente ardua e consiste in 1001 giorni di penitenza e prevede il digiuno e la meditazione. Queste danze, secondo i Dervisci Rotanti, sono il loro modo per allontanare la mente da ogni contatto con le cose terrene e per far si che le loro anime si allontanino dai corpi così da potersi riunire a Dio. A noi non resta che ammirare, a volte rapiti e senza fiato, questa forma di arte e misticismo, antica e coinvolgente.
3 settembre
Visita al Grand Bazar, uno degli edifici più grandi al mondo: contiene una rete di 61 vie coperte e occupa una superficie di 307.00 mq. Ogni giorno in questo brulicante mercato ben 30.000 commercianti in 4500 negozi socializzano e mercanteggiano con 400.000 clienti tra abitanti e turisti da tutto il mondo. Attivo del 1461, è il mercato coperto più antico del mondo. Entriamo dal gate 7 (in tutto ci sono 22 porte) e siamo letteralmente presi dalla folla di persone che senza sosta si riversano all' interno. E' una sensazione che da un lato ci affascina a dall' altro ci spaventa! Gente, colori, luci e odori ci avvolgono in maniera quasi irreale. Che emozione, credetemi! Tra questa bolgia infernale riusciamo a raggiungere un oasi di pace: Zincirli Han. Gli han fornivano alloggio, cibo e stalle ai mercanti itineranti e questo è il più antico dei 40 della zona. Restaurato con molta cura ospita Sisko Osman Halcilik, un importante rivenditore di tappeti. Usciamo dal mercato e ci dirigiamo verso l' Università, fondate nel 1863. La sorveglianza è molto stretta, e non riusciamo a visitare il parco ma intravediamo la elegante Torre di Beyazit in marmo bianco sorta nel 1828 come vedetta per gli incendi e detta appunto Torre del fuoco.
In traghetto raggiungiamo la costa asiatica. Questa parte i Istanbul è prevalentemente residenziale e ci delude non poco; ci rimane solo la vista della Torre di Leandro nome italiano dato a questo edificio del XVIII secolo che si erge su un isolotto al largo di Uskudar (Scutari) in omaggio allo sfortunato amante che annegò mentre cercava di attraversare a nuoto i Dardanelli per recarsi dalla sua amata Ero sacerdotessa a Sestos sull' altra sponda. Al ritorno il traghetto ci ferma a Karakòy e ci avviamo alla torre Galata, una delle icone della città. Alta 62 m fu costruita nel 1348 dai genovesi, partner commerciali dell' impero bizantino, come torre di guardia. L' ascensore ci conduce a una loggia panoramica da cui si gode superbe vedute del Corno d' Oro e della città. Al bar gustiamo ottimo caffè con biscottini a forma di torre.....Galata! Nota curiosa: la zona è a traffico controllato e ci sono dei dissuasori stradali, che definirei "criminali", costituiti da veri e propri speroni metallici! Incredibile! a Napoli sarebbero veramente utili! Tornando all' albergo incontriamo molti edifici fatiscenti costruiti in legno che si alternano con altri invece mirabilmente restaurati. Ultima chicca della giornata: alcune carrozze del treno che passa lungo la linea costiera viaggiano a porte aperte.....Dopo cena sentiamo musica provenire da una strada vicino all' albergo. Incuriositi scendiamo e andiamo a vedere di che si tratta. E' una festa di matrimonio con tanto di suonatori e ospiti che danzano per festeggiare la sposa in un attillatissimo abito verde. Non mi faccio mancare l' occasione e riprendo la scena con la videocamera!
Domani ultimo giorno a Istanbul.
4 settembre
Ci svegliamo tardi e scegliamo di fare una lunga passeggiata lungo la Kennedy Caddesi la strada che corre lungo la costa che si affaccia sul mare di Marmara. Il tracciato della strada segue grosso modo le vecchie mura del Mare della città. Lo storico faro Feneri Ahirkapi, ancora in uso, si trova a Cankurtaran quartiere vicino alla omonima stazione ferroviaria. Le mura marittime di Costantinopoli vennero erette per prevenire attacchi via mare. Questa essendo infatti ormai protetta via terra grazie alle imponenti mura teodosiane, doveva essere difesa anche sul mare. Per questo vennero stese catene galleggianti tra il Corno d'Oro e la penisola di Galata, per impedire che navi straniere entrassero senza permesso nel porto e venne costruita una cerchia di mura che correva lungo le coste per bloccare qualunque tentativo di sbarco sulla città. E oltre le mura si intravedono i minareti della moschea Blu. E proprio nei pressi della moschea facciamo sosta prima dei preparativi per la partenza allo Yesi Ev una vera oasi di pace nella caotica Istanbul! Un giardino con una splendida fontana per gustare birra, raki o vino. Il servizio è ottimo forse i prezzi un pò cari.... E' stata una scelta perfetta per un pranzetto romantico di fine estate a coronamento del nostro soggiorno memorabile a Istanbul. Alle 17 il pulmino ci viene a prendere per portarci all' aeroporto ma;;non è l' Ataturk ma il Sabiha Gokcen, sulla riva asiatica dove prendiamo l' aereo per Roma giusto in tempo avendo calcolato male i tempi! Partiamo con ancora nei nostri cuori la magia di Istanbul.