Abbiamo approfittato di un lungo ponte per partire, senza pensarci troppo. Da Roma Fiumicino con scalo a Madrid. Viaggio un pó troppo lungo ma non abbiamo trovato voli diretti, purtroppo.
La notte passata benissimo nella stanza con balcone sul mare, prenotata dall'Italia nella zona Nord di Puerto del Carmen. Luogo incantevole, scelta davvero perfetta, non economica come nei nostri standard ma adeguata rispetto ai prezzi dell'isola. Facciamo subito una bella passeggiata sull'incantevole lungomare e prendiamo due cortado in un baretto dove un italiano trasferitosi da tre anni dopo essere andato in pensione, ci racconta quanto è piacevole vivere qui, in particolare a Puerto del Carmen. Come dargli torto! Ci faremo un pensierino anche noi, tra qualche anno. Ritorniamo verso il nostro appartamento e affittiamo uno scooter per fare subito un giro. Ci fermiamo all'ufficio turistico, ritiriamo una cartina e scopriamo che c'è la possibilità di comprare l'entrata a 5 dei siti di maggiore interesse al costo di 35 Euro.
Ci rendiamo conto dopo pochissimo tempo che lo scooter non è una buona scelta, il vento è forte, soprattutto in alcuni punti ma stringiamo i denti... Sulla strada che porta a Nord visitiamo il mercato domenicale di Teguise, lo troviamo abbastanza deludente mentre il paese in sé, vale sicuramente una sosta. Ci rechiamo al Jameos del Agua e subito dopo al vicino Jardin de Cactus. Consigliatissimi entrambi. Sfiniti dal vento e dallo scooter che restituiamo, torniamo in stanza per una doccia ristoratrice e per goderci il mare dal nostro meraviglioso balcone. Cena senza pretese sul lungomare e poi nuovamennte sulla sdraio a goderci l'Oceano.
Colazione al baretto del giorno precedente. Affittiamo una Fiat 500 da Jaira, a pochi passi dal nostro alloggio, l'impiegato giovane e gentilissimo ci dà anche qualche consiglio utile. Lasceremo l'auto direttamente nel parcheggio dall'aeroporto prima della partenza. Andiamo sempre verso nord, nell'entroterra, affascinati dal nero delle colline e dal bianco delle case: un contrasto a cui è difficile abituarsi. Ci fermiamo in un paesino bellissimo (San Bartolomé), per il solito cortado. Le strade senza buche, ordine e pulizia catturano subito la nostra attenzione. Molte persone sono impiegate a spazzare foglie e a tenere tutto in perfetta armonia.
Visitiamo la Casa museo del Campesino dove vi è una grotta spettacolare con un breve percorso che porta ad una grande sala con delle piante e una fontana: sala, questa, adibita a ristorante. Nella zona superiore ci sono i laboratori di alcuni artigiani. Noi abbiamo provato a preparare il Gofio dolce, facile e gustosa ricetta. Il macinato per preparare il Gofio si vende in tutti i supermercati, noi lo abbiamo acquistato al molino indicatoci dalla ragazza che ci ha insegnato a preparare il dolce. Come il giorno precedente pranziamo ad uno dei tanti Teleclub, ristoranti a prezzi popolari che in passato erano, per gli abitanti del posto, punti di aggregazione per guardare la televisione e mangiare in compagnia. Ogni giorno ne abbiamo provato uno diverso e alcuni ci sono sembrati autentici e frequentati dai locali. Cibo, ovviamente, tradizionale e buono. Visita a Nord per un piacevole cortado ad Orzolo.
Al rientro sempre la possibilità di avere tempo per ammirare il mare dal nostro posto preferito (il balcone della nostra stanza), accompagnati da un buon libro.
In serata passeggiata sul lunghissimo lungomare.
Durante i primi due giorni non abbiamo sentito la necessità di andare in acqua, abbiamo ammirato il mare da diversi punti di vista, scattato tante foto ma la temperatura non era invitante. Sicuramente abbiamo dovuto acclimatarci e, quindi, ci siamo diretti verso sud ovest diretti a El golfo per ammirare non solo l'Oceano in tutta la sua potenza bevendo un cortado dal terrazzino del bar panoramico ma anche il "Lago de los cicos". Nessuna delusione anzi, ci è piaciuto molto.
Ci dirigiamo verso la famosa spiaggia di "Famara", belle, bellissima! Tanti tanti surfisti ma non tanti da farci scappare. Ci sediamo sul nostro telo ad ammirare persone di tutte le età nella preparazione fisica prima di entrare in acqua e le evoluzioni tra le onde. Approfittiamo dell'acqua bassa e di onde accettabili per fare anche noi il bagno: acqua pulita e cristallina. Bel posto!
Pomeriggio a zonzo tra vari paesini di cui non ricordo i nomi ma tutti piacevoli da visitare.
Cena a Puerto del Carmen, luuuunghissima passeggiata.
Puntiamo a sud. Avevamo letto di spiagge stupende e mare cristallino ma non pensavamo che avremmo trovato una moltitudine di persone. Amiamo luoghi senza la folla e Playa Blanca e Papagallo, seppure bellissime, hanno meritato un bagno e niente di più.
Pranzo mediocre al ristorantino di Playa Blanca.
Al rientro, dopo aver parcheggiato l'auto, fatto una bella doccia, ci siamo recati sul delizioso lungomare. La scelta per cenare, pranzare o fare colazione, è davvero ampia. Si spazia tra ristoranti italiani (noi all'estero li evitiamo), asiatici e locali. Ogni sera ne abbiamo provato uno diverso con grande soddisfazione.
Colazione sul nostro balcone, caffè italiano, come tutte le mattine con la caffettiera elettrica, passeggiata a Puerto del Carmen per un cortado al baretto solito e poi......
Non potevamo rinunciare ad un bagno e anche più di uno nell'Oceano il cui suono ha cullato le nostre serate, nottate e mattinate. Solo quattro scalini dal nostro appartamento per raggiungere l'acqua dopo aver superato qualche scoglietto o andando verso destra a soli una decina di metri, una successione di piccole baie di sabbia: che meraviglia!
Pranzo a base di frutta sul nostro balcone e poi via alla scoperta di un'altra parte dell'isola: la "Montagna de fuego", visita guidata in pullman attraverso un panorama unico e mozzafiato: spettacolare, da non perdere!
Senza esitare, con cartina alla mano e navigatore attivato, abbiamo dedicato la mattinata alla visita dell'accogliente paesino di Haría dove oltre alla casa museo di Cesar Manrique che non abbiamo visitato, c'è un piccolissimo mercato coperto con prodotti biologici e si può anche mangiare. Inoltre ci sono una serie di laboratori dove gli artigiani del luogo producono e vendono i loro manufatti.
Bagno in una delle spiagge che abbiamo scelto come "nostra". Pranzo ad Arietta dove si mangia molto bene e l'affaccio e sul mare è gradevole. Dopo pranzo visita guidata a "La queva de Los verdes": da vedere assolutamente. Ancora bella passeggiata sul lungomare di Puerto del Carmen in serata, cena leggera per equilibrare il pranzo abbondante. Preparazione della valigia.
Sveglia alle 5:45 e diretti all'aeroporto dove lasciamo l'auto nel parcheggio come concordato con chi ce l'ha affittata. Aereo in orario ma attesa eccessiva a Siviglia per arrivare a Roma Fiumicino alle 18:30. Diluvio, vento e pioggia ci hanno accolto!
Lanzarote è sicura per viaggiatori indipendenti? Sicurissima!
La scelta dell'alloggio a Puerto del Carmen verso a circa due km da Playa de los Pocillos? Scelta perfetta, tornerei sicuramente lì!
Meglio il sud o il nord? Decisamente il centro Nord, meno turistico.
Arrecife? Siamo scappati, troppo caos, lavori in corso sul lungomare, difficoltà di parcheggio.
Spiaggia più bella? Caleta del Mojón Blanco, senza dubbio.