Decidere di intraprendere il Cammino di Santiago non può prescindere da momenti di riflessione, di introspezione, di paura, di gioia, di conti con sé stessi, ma mai di pentimenti o ripensamenti.
Esso è percorrere più o meno chilometri di campagna, di montagna, di campi, di centri abitati, con ogni tipo di condizione atmosferica; affiancati, superati, salutati, ignorati, avere offerto un bicchiere d'acqua o un pacchetto di crackers da perfetti sconosciuti.
È anche abbandonarsi al silenzio e ascoltarsi; é guardare davanti a sé e non pensare che si hanno ancora tanti chilometri da percorrere per non cedere alla stanchezza.
Paradossalmente é "timore" di arrivare a destinazione ed essere delusi dalla forte, incontrollabile aspettativa che si ha, partendo.
Ma...
é quando ti infili in quel piccolo passaggio coperto che mille volte hai visto in filmati e fotografie, che sai ti immetterà alla grande piazza della cattedrale che...qualcosa deve scattare, qualsiasi sensazione, qualunque reazione, ma é impossibile, secondo me che si possa rimanere indifferenti.
Arrivare dinanzi alla Cattedrale di Santiago di Compostela che hai mille volte immaginato e desiderato raggiungere, che hai temuto non riuscire ad arrivarci percorrendo tanti chilometri a piedi, é stato per Tony e me, un'esplosione di sentimenti che abbiamo espresso con un pianto irrefrenabile e liberatorio.
Il Cammino di Santiago è secondo noi un'esperienza fattibile se si assecondano le proprie condizioni di salute, la propria età, il tempo a disposizione e la motivazione "scatenante".
Arrivati all'aeroporto di Santiago, in taxi abbiamo raggiunto la cittadina di Lavacolla, tappa di partenza per il nostro Cammino.
Pension Dorotea
(spartana ma molto comoda)
Dopo una buona colazione e aver spedito, con un apposito mezzo, i nostri bagagli all'albergo di Santiago, alle 9 abbiamo intrapreso il nostro Cammino.
La prima pietra miliare segnava circa 14 km all'arrivo.
Aiutati da una temperatura molto gradevole, ci siamo incamminati percorrendo campi verdi e qualche salita. I pellegrini che incontravamo ci salutavano con un "Buen Camino" e un sorriso, e a noi tutto sembrava meno faticoso.
Dopo una sosta a circa metà strada per mangiare qualcosa portata nello zainetto e qualche cracker offertoci gentilmente da una "vicina di muretto", abbiamo ripreso a camminare fino a mezzogiorno, quando siamo arrivati alla famosa e maestosa Cattedrale di Santiago.
Foto e pianti di rito, pranzo e riposo in hotel.
Alle 18 Free Walking Tour
Casa da Balconada
(centrale, ottima accoglienza)
Bellissima escursione in bus verso la "fine del mondo occidentale".
Sulla strada sono state effettuate alcune bellissime soste in paesini adorabili, in mezzo alla natura:
PONTE MACEIRA (con il suo suggestivo e molto ben conservato ponte romano a 5 archi sul fiume Tambro);
MUXIA situata sulla Costa della Morte della Galizia;
FINISTERRE: il punto più occidentale della Spagna, il km 0 sull'Oceano Atlantico, quello che da molti è considerato il vero punto di arrivo del Cammino di Santiago.
CASCATA DI EZARO: un bellissimo antro naturale che alimenta una centrale idroelettrica.
CARNOTA HORREOS
MUROS
Spostamento in treno per raggiungere la deliziosa e attraente cittadina sull'oceano, con un grandioso lungomare e importanti attrattive artistiche e storiche, fra cui una delle case di Picasso bambino (gratuita).
IL Free walking tour ci ha accompagnati in tutta la città.
Molto interessante e divertente, la fabbrica della birra Estrella Galizia.
Hostal Roma
(centrale e comodissimo)
Ritorno in treno a Santiago, passeggiate per la città e ricerca di posticini ancora sconosciuti
Partenza da Santiago scalo a Bergamo e rientro a Palermo.
Fine di una bellissima esperienza