Egitto, Piramidi e tanto altro

Dopo aver letto così tanti libri e visto documentari sulle più svariate teorie riguardo la storia dell'Egitto, decisi che la mia prossima vacanza all'estero sarebbe stata lì. Ho pensato che per comprendere e apprezzare davvero ciò di cui avevo letto e sentito, per rendermi conto davvero della maestosità di quei siti storici, dovevo seriamente vederli di presenza.
I miei amici pensavano che fossi un po' matto, trattandosi del mio primo viaggio all'estero, ma io ero certo che sarebbe stata un'esperienza indimenticabile.

  • Il viaggio è durato 9 Giorni
  • Budget speso Da 1.001€ a 1.500€
  • Ho viaggiato Con gli amici
  • Continenti visitati: Africa
  • Stati visitati: Egitto
  • Viaggio fatto in autunno
  • Scritto da Luca Sanzo il 01/06/2016
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  1. Giorno 1

    Come prevedibile, il volo era in ritardo. Di due ore. Ma una volta partiti, è stato piuttosto buono. Sorvolare il Nilo è stato emozionante, con tutti quegli insediamenti, e la vita che scorreva al ritmo del fiume, ora come allora; davvero emozionante.
    Incontro la mia guida all'aeroporto di Luxor, prendiamo un bus e in 10 minuti siamo in hotel. Durante questi 10 minuti prendo coscienza di alcune cose riguardo l'Egitto, e in particolar modo la guida. Ma qui sono proprio matti! Guidano in maniera dissennata e suonano continuamente il clacson!
    Arriviamo in hotel, ci riuniamo al gruppo, e si decide il da farsi. Solo pochi di noi decidono di andare fuori per una birra, e si va. Prima un pub, ci si fa una birra, poi una specie di discoteca. La musica era solo araba e la nostra guida era l'unica donna in quel posto!
    Torniamo in hotel in tarda ora.

  2. Giorno 2

    Sveglia di buon mattino per non perdere tempo e visitare il più possibile. Prima visita in programma, il tempio di Karnak appena fuori Luxor. Ci andiamo in carrozza, una specie di calesse trainato da cavalli, sicuramente divertente ma non molto odoroso;
    Il tempio offre una vista eccezionale, il caldo insopportabile, l'ombra non era sufficiente a dare un po' di ristoro. L'obelisco è davvero incredibile, sia per via della dimensione, sia perché tutto quel granito viene da Assuan; come li ha percorsi quei 250 km? E tutti quei decori, quelle finiture; non riesco neppure a immaginarlo.
    Nel pomeriggio si va in giro ancora in calesse, si visita Luxor per vedere come la vita scorre in città. Una strana impressione: edifici non finiti, pile di mattoni qui e lì, un po' dovunque segnali di grossa povertà.
    Faceva anche impressione vedere la reazione della gente del posto, specialmente dei bambini, che correvano verso di noi agitando le braccia per un semplice "hello".
    Di ritorno in hotel, controlliamo lo stato della piscina in cima all'hotel. Si, andava bene, tutto ok. E la vista delle colline di Tebe a ovest è molto più di quanto tu ti possa aspettare dalla vista da una piscina. L'acqua però era un po' troppo fredda, quindi si fanno un paio di nuotate e poi via a nanna. Domani di nuovo sveglia di buon ora.

  3. Giorno 3

    Sveglia alle 5 del mattina per prendere il treno verso Assuan. Solo un'ora di ritardo, arriviamo ad Aswan intorno alle 11.30. Giacché siamo arrivati presto, abbiamo il tempo di una passeggiata sul lungonilo.
    Nel pomeriggio abbiamo preso una felucca per navigare il Nilo verso l'isola di kitchener, dove abbiamo visto i giardini botanici. Per me, solo un insieme di vecchi alberi, ma credo che per qualcuno appassionato di botanica, sarebbe stata una grande esperienza.
    Si risale sulla felucca, si super l'isola Elefantina proprio dove affiorano alcune rocce sul fiume che forzano la corrente del fiume. Quella corrente la proviamo in prima persona perché becchiamo le rocce, ma per fortuna nessun danno, e si prosegue la navigazione.
    La sera si cena ad Assuan, per il primo assaggio di cibo egiziano e di narghilè. Ottimi entrambi.
    Non si tarda neanche stasera perché domani un altro risveglio di buon mattino.

  4. Giorno 4

    Ok presto, ma le 3 di notte mi sembra un po' eccessivo! E invece, sveglia alle 3 per andare in bus ad Abu Simbel, e l'obiettivo è quello di arrivare prima della prima orda di turisti per evitare la folla e il caldo eccessivo.
    La vista attorno a quella montagna era davvero scioccante, un po' come tutto in Egitto. Vedere quelle colossali statue per la prima volta è stato incredibile, e il fatto che tutto questo è stato spostato da un'altra parte per salvarlo dal continua innalzamento del livello del lago Nasser, è pazzesco. Ci spiegarono che la minaccia della totale perdita di quel tesoro nazionale spinse un consorzio fondato dall'Unesco a una operazione incredibile di "smontaggio e rimontaggio" di questo tempio. Impressionante.
    Nel viaggio di ritorno, altre 4 ore di bus. Il resto della giornata era libero, per fare ciò che si voleva. Io preferii non fare assolutamente nulla. Magari in piscina;

  5. Giorno 5

    Iniziamo la giornata con una cosa che aspettavo da tempo e che desideravo davvero tanto fare: la cammellata fino al monastero di San Simeone! Il mio cammello era un po' lentuccio, con un passo un po' troppo compassato, mentre altri avevano modelli da corsa! E' comunque divertente, devi comunque saperti muovere sul cammello per addrizzare costantemente il tuo baricentro o cadi giù!
    Il monastero è piuttosto grande e, devo dire, abbastanza intatto. La guida no. Non parlava una parola di italiano, mimava quando poteva e abbiamo capito meno di niente. Lui però capiva tutto.
    Siamo tornata indietro in cammello fino al traghetto che ci aspettava.
    3 ore di navigazione fino a Kom Ombo, dove siamo scesi per visitare il tempio. Nonostante il recente terremoto dell'82, ci sono ancora un sacco di cose da vedere, come le rappresentazioni in geroglifici che sembrano raffigurare una donna che da alla luce un infante.
    Rientro in nave, e notte trascorsa tra un drink e l'altro, con uno sguardo al cielo stellato che, senza alcun tipo di inquinamento luminoso attorno, sembrava una fittissima coltre luminosa.

  6. Giorno 6

    Relax sul Nilo, con una nuotata nel fiume. Prima volta per me, mai nuotato in un fiume, e la prima volta lo faccio nel più grande del mondo! Non male direi; un accenno di partita a pallone sulle rive del fiume, ma la sabbia infuocata ci ha buttati tutti via dal campo!
    Prossima sosta a Edfu, per vedere un altro tempio. Edfu è una delle città più sporche mai viste. Diciamo che l'Egitto non è proprio la Norvegia come pulizia, ma questo posto è stato il peggiore visto finora.
    Al di là di questo, il tempio è piuttosto interessante, con il portale d'ingresso enorme, ma una volta dentro, segue più o meno gli standard di ogni altro tempio.

  7. Giorno 7

    Siamo di nuovo sulla terraferma, oggi ci tocca la passeggiata con gli asinelli verso la Valle dei Re. Trottiamo lungo la strada che porta fuori dal villaggio per un po' prima di giarare in una stradina un po' più impervia. La vista è fantastica e il sole sta sorgendo alle nostre spalle. Io ero il capofila con il mio asinello. Lasciamo i nostri mezzi di trasporto a un po' di distanza dalla Valle, perché il prosieguo è un po' troppo ripido per loro. Scendiamo per andare verso le tombe degli imperatori, e lì troviamo la nostra guida del posto. Io preferisco non entrare nella tomba di Tutankamon, perché tanto tutto ciò che merita di essere visto al riguardo si trova al museo, e preferisco andare in un'altra tremendamente profonda, con un sarcofago impressionante.
    Abbiamo visto 3 tombe in tutto, poi siamo risaliti da dove eravamo venuti e scesi dall'altro lato del tempio della Regina Hat Shep Sut. Anche qui una vista pazzesca, dall'alto sembra quasi finto il tempio. Scendo giù con passo deciso, e dopo la visita al tempio, montiamo di nuovo i nostri muli per tornare al traghetto. Non prima di un paio di soste nei bazar per qualche acquisto di inutili cianfrusaglie, qualche keifia e altre cose tipiche egiziane che non indosseremo mai e che dimenticheremo da qualche parte nei ripostigli delle nostre case.

  8. Giorno 8

    E' il giorno delle piramidi. Nessuna foto può mai rendere giustizia a queste maestosità, e nessuno potrà mai apprezzarle seriamente senza vederle di presenza. Io ho pagato anche per vedere la barca solare di Cheope, scoperta vicino la Grande Piramide negli anni 50 e posta adesso in una struttura appositamente costruita.
    Siamo saliti verso una piattaforma per avere una vista panoramica ma a causa di una forte foschia di sabbia non si vedeva moltissimo.
    Dopo abbiamo visto la Sfinge, che era comunque sotto qualche lavoro di restauro, quindi un po' nascosta da cantieri e impalcature varie. Ecco, questa al contrario mi è sembrata molto più piccola di quanto pensassi.
    Dopo le piramidi, siamo andati all'Istituto Imhotep del Papiro, dove ci è stata fornita una breve dimostrazione di come erano i papiri, di come sono adesso, e di come si lavorano.
    Finalmente si va al museo egizio per un paio d'ore. Non sufficienti a dire il vero, ma abbiamo fatto una cernita delle cose più importanti da vedere, compreso il tesoro di Tutankamon.

  9. Giorno 9

    Ultimo giorno, e si va a vedere un'altra piramide: la Piramide a Gradoni e il complesso funereo di Djoser a Saqqara.
    Abbiamo visitato la tomva di Kagemmi con dei geroglifici intricatissimi, la piramide di Teti; viste in lontananza, sembrano in condizioni tutto sommato buone, ma da vicino la cosa cambia. Molti dei gradoni sono andati persi, ma all'interno ci sono ancora un sacco di tesori, alcuni già trovati e portati in museo, altri persi senza lasciare tracce. Per di più a quanto pare andare ancora in cerca dei tesori all'interno è piuttosto rischioso, perché la struttura potrebbe collassare alla minima vibrazione.
    Nel pomeriggio, tour del Cairo Islamico, con una visita alla chiesa Copta e un po' di tempo libero per girare qua e là. Abbiamo visto la mosche di Mohammed Ali, nota anche come la Cittadella, ma per entrare bisognava togliere le scarpe e il pavimento non sembrava pulitissimo; meglio lasciar perdere.
    Il giorno successivo, via di corsa in aeroporto per riprendere la via di casa.

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